La notte dello scorso 20 giugno, quando le note del rave party non autorizzato si erano levate alte nella zona di Botticino e Serle, la Polizia di Stato, avvisata da alcuni residenti, era intervenuta insieme a carabinieri e Guardia di Finanza per riportare l'ordine pubblico e garantire la sicurezza all'esterno dell'area interessata dalla manifestazione, raggiunta da circa 600 giovani da tutto il Nord Italia. I poliziotti avevano anche bloccato uno dei furgoni dei promotori del party , accertando che trasportava parte dell’impianto di diffusione sonora e dell’allestimento utilizzato nell’area del raduno, materiale sequestrato visto che l’evento era abusivo.
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Ieri è però arrivata dalla Polizia Locale della Valsabbia la notizia della presenza in quella zona anche dell’altro furgone utilizzato dagli organizzatori del rave party del 20 giugno. E' così intervenuta la Squadra Mobile che ha individuato a bordo due giovani di origine francese di 20 e 26 anni con il restante materiale dell'impianto di diffusione sonora, probabilmente in procinto d'essere utilizzato per un ulteriore rave. Sul veicolo gli agenti hanno anche trovato una modica quantità di sostanza stupefacente.
I due giovani sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di invasione di terreni, per la quale il sindaco del comune interessato ha sporto denuncia - dopo che la sua Amministrazione ha dovuto provvedere a liberare il sito dai rifiuti lasciati - e segnalati per detenzione di stupefacenti alla Prefettura. Gli è stata inoltre contestata la contravvenzione amministrativa dell’esercizio abusivo di spettacoli e trattenimenti pubblici senza la licenza del Questore, il è finito sotto sequestro.
La circostanza che i promotori del rave party siano rimasti in provincia di Brescia fa ritenere probabile che fossero in procinto di organizzare una altro evento abusivo.