Festa di San Vitale Dedica speciale per le celebrazioni

Omaggio a Giuseppe Orizio
Omaggio a Giuseppe Orizio
Omaggio a Giuseppe Orizio
Omaggio a Giuseppe Orizio

La pandemia «ridimensiona» le celebrazioni per la ricorrenza del patrono, ma non il senso profondo della comunità e di un valore sia spirituale che umano. Per il secondo anno consecutivo, a Castegnato la festa di San Vitale non sarà scandita dalle consuete manifestazioni religiose e folcloristiche. Ma rispetto all’anno scorso - quando le messe si erano svolte a porte chiuse e non era stata esposta l’urna del santo -, le reliquie di san Vitale verranno posizionate davanti all’altare e i fedeli potranno accedere in chiesa. La festa patronale sarà anche l’occasione per ricordare Giuseppe Orizio, scomparso nel dicembre scorso, pochi giorni prima di Natale. L’amore e la passione che ha sempre coltivato per Castegnato - si legge nel volantino pubblicato dal Comitato - «lo ha portato ad essere un animatore della memoria e innovatore della festa di san Vitale. Era convinto che condividendo il pane della cultura, dell’amicizia, della memoria e dei ricordi, si costruiscono legami nel presente e si ricostruiscono antichi legami o rapporti sospesi». Creando il Comitato San Vitale, di cui era presidente, dando vita al Gruppo dei Disciplini, fissando iniziative culturali che si sono consolidare nel tempo o promuovendone di nuove, e accogliendo quella tradizione che già si era consolidata nel cuore dei cittadini di Castegnato, Giuseppe Orizio «ha dimostrato di aver colto, anche come primo cittadino, il valore positivo della festa non solo per la comunità cristiana, ma anche per la comunità civile del paese». La festa patronale inizierà sabato alle 18 con la messa nella chiesa parrocchiale. Le altre celebrazioni religiose sono fissate per domenica, secondo il consueto orario festivo, e per lunedì alle ore 9 e alle 20.30. Nell’ambito della festa di san Vitale, domani sera alle 20.15 all’oratorio, a cura dell’Azione Cattolica, è in programma un incontro con Anselmo Palini che parlerà di Dietrich Bonhoeffer e Franz Jagerstatter, un grande teologo e un umile contadino, martiri del nazismo. •. C.Reb.

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