Garda Uno alza il conto per la mancata discarica

di C.REB.
Una manifestazione contro la discarica Castella a Rezzato
Una manifestazione contro la discarica Castella a Rezzato
Una manifestazione contro la discarica Castella a Rezzato
Una manifestazione contro la discarica Castella a Rezzato

«L’azione legale promossa da Garda Uno contro il Comune di Rezzato è la sfida di Golia contro Davide. Ma noi non arretriamo di un millimetro». Il sindaco di Rezzato Giovanni Ventura scende in trincea: «Resisteremo in ogni sede alle infondate istanze della utility di Padenghe, tanto quelle risarcitorie, quanto quelle di aprire una nuova discarica». La richiesta del maxi risarcimento è «lievitata» da 17 a 47 milioni: i 30 in aggiunta si riferiscono al «lucro cessante», ovvero ai presunti mancati guadagni per lo smaltimento nella Castella di 905 mila metri cubi di rifiuti. Un progetto affossato dal Consiglio di Stato, ma ripresentato in fotocopia pochi giorni fa, nonostante una sentenza tranchant: la discarica è ambientalmente incompatibile con l’area tra Rezzato e Buffalora. La nuova stratosferica richiesta di risarcimento si sta rivelando per Garda Uno un boomerang dal punto di vista dell’immagine. «Sono sbalordito - sostiene Fabio Capra, consigliere comunale di Brescia - la richiesta dell’utility è vergognosa. Senza contare che è una società partecipata della Provincia: mi auguro che la politica faccia sentire il suo peso». Quanto al progetto della Castella 3 «mi chiedo come possano pensare di vedersi autorizzare una discarica proprio qui. Se è vero che l’indice di pressione è stato raggiunto, è evidente che la richiesta non passerà mai». Azione «provocatorie e improponibili» anche per il sindaco di Borgosatollo Giacomo Marniga. «Noi amministratori abbiamo difeso la salute pubblica e l’ambiente con mosse trasparenti che hanno portato alla sentenza del Consiglio di Stato. Continueremo a fare muro e a vigilare». «Quella di Garda Uno è una manovra avvolgente, che si basa tutta su una dichiarazione d’intenti del 2007 che loro continuano a definire un accordo, peraltro successivamente annullato dal Consiglio comunale - incalza Ventura -. L’unica preoccupazione è che l’iniziativa ci obblighi a mettere una cifra a riserva. Il Comune ha un bilancio di 10 milioni di euro: significherebbe bloccare tutti gli investimenti a Rezzato». Martedì incontro con i sindaci di Borgosatollo, Brescia, Castenedolo e Mazzano, i Comuni che avevano presentato ricorso ad adiuvandum contro la Castella, per mettere a punto la linea di difesa. Il sostegno arriva anche dalle minoranze: «Non ci faremo intimidire - annuncia Luca Reboldi di Rezzato democratica -. Sosterremo ogni azione della Giunta per rispedire al mittente l’assurda pretesa e fermare anche la nuova richiesta di discarica». •

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