Giacimenti di marmo «Bisogna agire subito»

I relatori del convegno dedicato alle prospettive dei giacimenti di marmo
I relatori del convegno dedicato alle prospettive dei giacimenti di marmo
I relatori del convegno dedicato alle prospettive dei giacimenti di marmo
I relatori del convegno dedicato alle prospettive dei giacimenti di marmo

Il Piano provinciale delle cave di marmo e pietre ornamentali scadrà a marzo del 2024, ma «se non si vuole ricadere in mortificanti regimi di proroga, bisogna partire subito». È l’auspicio della Provincia, ribadito ieri dal vice presidente Guido Galperti in occasione del convegno «Analisi di una crisi, progetti e prospettive» organizzato dal Broletto in collaborazione con i Comuni di Botticino, Nuvolera, Nuvolento, Paitone e Serle, vale a dire l’enclave del marmo, il materiale rinomato a livello internazionale, che qui viene estratto e lavorato per la realizzazione di prestigiose opere architettoniche. Per Galperti la tavola rotonda è stata un’occasione importante «per ascoltare le esigenze e le richieste del comparto cave di marmo e pietre ornamentali. Il prossimo obiettivo, dopo aver ascoltato le istanze giunte dal comparto, sarà quello di predisporre gli atti per stendere il nuovo piano». Al Teatro del Centro Lucia di Botticino si sono dati appuntamento, oltre agli stakeholder del settore, il sindaco di Botticino Giambattista Quecchia, il presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia Giovan Maria Flocchini e l’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo Tra i relatori, Luisa Senini del Consorzio marmisti bresciani, Giovanni Merendino del Consorzio produttori marmo Botticino Classico, Giuliano Ghirardi del Consorzio cavatori del marmo del bacino della Valle di Nuvolera, Andrea Agnelli, primo cittadino di Nuvolera, il vice sindaco di Serle Ugo Ragnoli, Corrado Gatti di Confindustria Brescia, ed i rappresentanti di Fillea-Cgil e Filca-Cisl Ibrahim Nianf e Sara Piazza. Le relazioni tecniche introduttive sono state affidate a Pierangelo Barossi della Provincia di Brescia e a Filippo Dadone per Regione Lombardia. Il bacino di Brescia è il secondo per importanza nell'escavazione di pietre ornamentali d'Italia, dopo quello di Carrara. Solo a Botticino, le cave di marmo sono circa un centinaio. Il marmo di Botticino è stato usato per la costruzione di opere grandiose: dall'Altare della Patria a Roma alla Casa Bianca di Washington, dalla Statua della Libertà e alla stazione centrale di New York. •. C.Reb.

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