Gli antichi muri a secco esaltano la Santissima

Un gioiello Altri interventi per valorizzare l’ex convento a Gussago
Un gioiello Altri interventi per valorizzare l’ex convento a Gussago
Un gioiello Altri interventi per valorizzare l’ex convento a Gussago
Un gioiello Altri interventi per valorizzare l’ex convento a Gussago

•• L’operazione rilancio della Santissima, l’ex convento domenicano che dalla cima del colle Barbisone domina Gussago, coinvolgerà anche la chiesa e la parte ad est dell’area. «Da qualche settimana si sono conclusi i lavori di recupero dei muri a secco – spiega il sindaco Giovanni Coccoli –. Questo intervento è stato realizzato integralmente da volontari. La Soprintendenza era inizialmente scettica, ma quando ha visto il risultato del tratto di prova ne è rimasta entusiasta e i lavori sono proseguiti con il suo pieno accordo. Guidato muratore specializzato nella realizzazione di muri a secco, il gruppo intervenuto per la sistemazione di questi manufatti ci ha permesso di concludere l’opera con un investimento modesto – precisa il Primo cittadino –, circa 60mila euro diluiti in cinque anni perché i lavori potevano essere fatti solo durante le stagioni fredde. Stiamo parlando di altezze che arrivano anche a 5 metri. Praticamente abbiano pagato solo l’impresa che con lo scavatore provvedeva alla movimentazione della terra e a demolire i muri vecchi e pericolanti, mentre la ricostruzione di fatto è stata a costo zero. Vale la pena salire il colle anche solo per ammirare questi muri, alzati secondo le tecniche originali in uso secoli fa». In effetti salire il Barbisone per raggiungere la Santissima non pare un’impresa banale. Il sindaco sottolinea come la folta presenza primaverile ed estiva di persone e famiglie nel parco sia la testimonianza che l’itinerario sia impervio, ma accessibile. «Va detto che da oltre un decennio esiste una convenzione tra il Comune e i volontari di Protezione civile Gruppo sentieri Gussago – prosegue Coccoli –. I volontari sono un po’ i custodi del parco. Si occupano della manutenzione ordinaria, del taglio del verde, della pulizia dell’area, della sua tenuta in sicurezza. Questo per dire che il sentiero che porta alla cima è curato e ben percorribile a piedi, a cavallo o in bicicletta. Ma possono percorrerlo anche i veicoli autorizzati. Per le visite guidate e in particolari occasioni e feste quali la Lights On Santissima o la San Lorenzo 10, abbiamo sempre messo a disposizione delle specifiche navette. E a titolo personale non nego di avere un sogno anch’io – conclude il sindaco –, una sorta di ascensore, un qualcosa con una cremagliera, una funicolare, che partendo dalla Piazza possa un domani portare i visitatori direttamente alla Santissima». •.

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