Il «noir» del comandante devoluto in beneficenza

La Polizia locale  di Mazzano guidata dal comandante Canuto ha competenza anche su Nuvolento e Nuvolera
La Polizia locale di Mazzano guidata dal comandante Canuto ha competenza anche su Nuvolento e Nuvolera
La Polizia locale  di Mazzano guidata dal comandante Canuto ha competenza anche su Nuvolento e Nuvolera
La Polizia locale di Mazzano guidata dal comandante Canuto ha competenza anche su Nuvolento e Nuvolera

Nella vita di tutti i giorni comandante della Polizia locale di Mazzano, nel tempo libero scrittore di romanzi. È la doppia veste di Stefano Canuto, nato a Torino, laureato in giurisprudenza, attualmente comandante della Polizia locale di Mazzano, che ha competenza anche su Nuvolera e Nuvolento, dopo aver guidato il corpo di polizia municipale di Portoferraio (Isola d’Elba) e in precedenza a Torino come funzionario di Polizia locale. E con la passione per la scrittura nelle ore libere che gli lascia il lavoro. La sua ultima fatica letteraria è un romanzo noir «La chiave di smeraldo», edito da «Il ciliegio», il cui ricavato verrà destinato interamente al reparto Malattie infettive dell’Ospedale Civile di Brescia. «La mia compagna - spiega Stefano Canuto - lavora al Reparto Malattie Infettive del Civile ed è stata una delle prime a contrarre il Covid. Così ho deciso di devolvere i soldi del libro a questa realtà, in quanto tramite lei ho avuto modo di vedere da vicino come questa pandemia ha stravolto le nostre vite». Così questa volta lo sforzo letterario assume una valenza più significativa, un gesto di solidarietà per il personale medico che alla malattia ha pagato un pesante contributo. Riguardo al romanzo Canuto racconta che si ispira ad un episodio accaduto quando «una sera del 1985 insieme alla mia fidanzata abbiamo deciso di fare una passeggiata nel Parco del Valentino. Una volta entrati nel parco, nel silenzio abbiamo sentito un urlo. Non ho mai saputo cosa fosse accaduto, ma quell’urlo in quel contesto ha ispirato il mio romanzo e ho elaborato la vicenda». «La chiave di smeraldo» è ambientato proprio a Torino, al parco del Valentino, dove in una notte d’inverno nevosa il commissario Tommasi incontra una donna affascinante e nello stesso tempo misteriosa. È proprio in quel frangente, a pochi metri da loro, che viene compiuto un rito satanico che si conclude con la feroce uccisione di una giovane. Il commissario si ritroverà a capo di un’indagine nella quale rischia di essere il principale indiziato. Dovrà indagare su famiglie ricche e potenti legate al satanismo. In un’ambientazione che si alterna fra XXI e XVII secolo, l’indagine si snoda fra intrighi e fatti inspiegabili, collegati a eventi passati narrati in un antico manoscritto.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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