Non si trattava di uno smaltimento illegale di scarti, ma dei preparativi, forse un po’ «lunghi» per l’arrivo di nuovi giochi nel parco. Il dubbio è venuto ad alcuni residenti in via via Mazzini, a Flero, preoccupati da un ingombrante cumulo di terra di vecchia data.
«Mi chiedo che senso abbia depositare terra e altro materiale in un parco - è stato scritto nella pagina Facebook dei residenti -. Tra poco saranno trascorsi due anni e la rete che delimita il cumulo è sfaldata, e a ogni taglio dell’erba parti del materiale plastico della rete finiscono sul tappeto erboso».
La replica del sindaco: «Quel cumulo di terra serve a creare una collinetta sulla quale verranno posti altri giochi per bambini - afferma Pietro Alberti -. Non si tratta di scarti di cantiere o di materiale sospetto. L’impresa che realizzerà i giochi è la stessa che ha già lavorato nel parco Barbaglio e in altre aree verdi del paese. Se i lavori non sono ancora iniziati è solo per la pandemia, che ha fatto slittare molte cose». «Si tratta di una polemica aperta in malafede - aggiunge con amarezza il sindaco -. Forse si è già in campagna elettorale. Mi spiace che qualcuno si sfoghi sui social quando ci sono vari mezzi a disposizione per contattare il Comune e chiedere spiegazioni».•