Il Tar «disinnesca» una bomba ecologica

di Valerio Morabito
L’ex discarica di Ciliverghe attende la messa in sicurezzaLa collina dei rifiuti di Ciliverghe: nasconde dieci anni di smaltimento dell’immondizia urbana
L’ex discarica di Ciliverghe attende la messa in sicurezzaLa collina dei rifiuti di Ciliverghe: nasconde dieci anni di smaltimento dell’immondizia urbana
L’ex discarica di Ciliverghe attende la messa in sicurezzaLa collina dei rifiuti di Ciliverghe: nasconde dieci anni di smaltimento dell’immondizia urbana
L’ex discarica di Ciliverghe attende la messa in sicurezzaLa collina dei rifiuti di Ciliverghe: nasconde dieci anni di smaltimento dell’immondizia urbana

La bonifica della «bomba ecologica» di Ciliverghe di Mazzano è giunta ad una svolta. La tanto attesa sentenza del Tar di Brescia è arrivata ed ha dato ragione all’«Ambienthesis», la società che si è aggiudicata il bando per la messa in sicurezza della discarica. Rilevante il costo dell’intervento, 3,7 milioni di euro circa. Termina così il braccio di ferro legale con la «Unirecuperi», l'impresa specializzata giunta seconda nella graduatoria di assegnazione dei lavori che aveva presentato ricorso. I GIUDICI, che in una recente decisione avevano respinto la richiesta di sospensiva e ritenuto la questione meritevole di approfondimento giuridico, hanno ora stabilito che ci sono tutte le condizioni per confermare all’«Ambienthesis» la bonifica del sito di Ciliverghe. In sostanza le maggiori perplessità hanno ruotato intorno a due temi. In primo luogo nessuna delle due aziende ha prodotto il piano di scavo. «Nello specifico - scrive il Tar nella sentenza - si osserva che la relazione tecnica di Ambienthesis contiene una puntuale descrizione del metodo di scavo e di rimodellazione del profilo della discarica. Sono previste, in particolare, le seguenti attività: rilievo di dettaglio con drone dotato di termocamera a infrarossi per individuare le aree con potenziale presenza di gas esplodenti, posizionamento di teli multistrato dotati di carboni attivi assorbenti e nebulizzazione di prodotti biologici deodorizzanti per limitare le emissioni odorigene». Poi c’è la questione del trattamento delle acque. «Il progetto in questione ha l'obiettivo di trattare le acque della falda sospesa dell’area in cui si trova la discarica. Tali acque tra il 2009 e il 2015 hanno evidenziato superamenti per alcuni parametri come gli idrocarburi», ha ricordato il Tar. Considerato condivisibile dal Tar, come anche la proposta di prevedere l’innesto nella vasca di raccolta delle acque meteoriche di una tubazione di scarico diretta alla roggia Mazzanesca ramo Bettole a Mattina. Ma quali saranno i prossimi passaggi in attesa della bonifica della discarica di Ciliverghe? «Finalmente la situazione legale è stata risolta. Adesso ci saranno da sbrigare dei passaggi amministrativi - ha affermato il vicesindaco con delega all’Ambiente Alberto Tiraboschi - ed entro fine mese dovrebbe aprire il cantiere per avviare la bonifica della discarica attesa da molto tempo». L’operazione riguarda il bacino di smaltimento di 70 mila metri quadrati lungo la tangenziale sud a Ciliverghe. Nella discarica tra il 1979 e il 1989 era stato conferito un milione di metri cubi di rifiuti urbani. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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