L’ex Consorzio agrario prenota la «rinascita»

Gli imponenti silos dell’ex Consorzio agrario di Bagnolo: la bonifica del sito è praticamente conclusa
Gli imponenti silos dell’ex Consorzio agrario di Bagnolo: la bonifica del sito è praticamente conclusa
Gli imponenti silos dell’ex Consorzio agrario di Bagnolo: la bonifica del sito è praticamente conclusa
Gli imponenti silos dell’ex Consorzio agrario di Bagnolo: la bonifica del sito è praticamente conclusa

La bonifica dell’ex Consorzio Agrario di Bagnolo può dirsi conclusa. Manca solo l’ultimo atto formale della Provincia per tagliare il sospirato traguardo di un lungo percorso iniziato nel 2008, quando nel sito dismesso - utilizzato in passato per la produzione, deposito e insacco di concimi per l’agricoltura e deposito di oli minerali per uso commerciale - era stata rilevata una contaminazione non uniforme, dovuta alla presenza di arsenico, cadmio, rame e piombo in concentrazioni superiori ai limiti di sicurezza. I test erano stati avviati nel 2012, ma solo nel 2014 era stato definito il progetto operativo, che affidava la bonifica del sottosuolo all’ex proprietario del sito, la Cooperativa Consorzio Agrario del Nordest, mentre la Finprisma, che ha poi acquisito il comparto, doveva farsi carico della messa in sicurezza del resto, compresi i silos. La superficie contaminata - oltre 30 mila metri quadrati - è stata suddivisa in 36 lotti, ciascuno dei quali è stato inertizzato sul posto, evitando così tutti i viaggi necessari per trasportare il materiale e riportarlo, una volta bonificato, nel sito, e in modo da non gravare sull’ambiente a causa del traffico sostenuto di mezzi pesanti. A settembre del 2020 sono state effettuate le ultime analisi, i cui valori hanno reso possibile la chiusura del cantiere, mentre il 24 novembre si è proceduto al monitoraggio conclusivo delle acque. All’inizio del 2021 la In.T.Ec., incaricata della bonifica, ha depositato la relazione di fine lavori, completando il procedimento che ha ottenuto anche il parere positivo di Arpa. «La comunità di Bagnolo potrà avere nuovamente a disposizione una vasta porzione di territorio e lo potrà fare, finalmente, in tutta sicurezza», sottolinea il sindaco Cristina Almici. Negli ultimi dieci anni il fronte ambientale «è stato costantemente al centro della nostra agenda. L’operazione dell’ex Consorzio non è stato l’unico, grande traguardo raggiunto: abbiamo portato a termine la bonifica delle aree di servizio Ghedi Est e Ovest, eseguite nel 2014 e nel 2019, e della ex Sheratonn, con la rimozione dell’amianto, la messa in sicurezza delle vasche galvaniche e dell’ampio piazzale in cemento». C’è un altro progetto al centro dell’attenzione: la fontana dell’Arrigo. «Anche in questo caso, si tratta di un procedimento elaborato - ammette il sindaco -. Il processo di caratterizzazione per individuare la natura dei veleni sepolti nel corso d’acqua interrato è stato avviato. In base all’esito delle analisi si potrà stabilire il costo necessario per la bonifica. Interventi di questo genere impongono costi insostenibili, ma faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo». L’ambiente e la salute «sono una nostra priorità e vogliamo proseguire in questa direzione - conclude Cristina Almici -. Abbiamo raggiunto un accordo con l’Arpa per il monitoraggio della qualità dell’aria - ad agosto ci sarà la seconda campagna -, avviato una collaborazione con l’Università di Brescia per valutare lo stato di sostenibilità del nostro territorio e le possibili conseguenze sulla salute dei metalli, ed infine abbiamo concluso una decina di interventi finalizzati al recupero dei fontanili». •. C.Reb.

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