La memoria dell’orrore raccontata dalle poesie

di M.BEN.

Nave sceglie una strada a basso costo ma non per questo meno suggestiva per ricordare l’Olocausto. Sui canali social del Comune è stato pubblicato un videoracconto: alcune poesie fanno riflettere sul passato e sull’importanza di non dimenticare. «Non ho mai perdonato, come non ho dimenticato la Shoah, e mentre ero ad Auschwitz per un attimo vidi una pistola a terra, pensai di raccoglierla. Ma non lo feci. Capii che io non ero come il mio assassino. Da allora sono una donna libera e di pace»: queste parole di Liliana Segre aprivano ieri la pagina Facebook del Comune. Questo è anche il Mese della pace, e insieme agli oratori e alle parrocchie l’ente locale ha pubblicato disegni e pensieri dei piccoli dell’asilo nido e di quelli del Servizio di educativa domiciliare. Infine, altri contenuti proposti dai ragazzi delle coop La Vela e Futura, dei Cag e delle scuole, sono sui canali degli oratori. Il mese termina domenica con la messa e il film online «Il ragazzo che catturò il vento». •

Suggerimenti