La piscina ricomincia con il lido estivo

La piscina di Rezzato forse ha imboccato l’uscita dal tunnel
La piscina di Rezzato forse ha imboccato l’uscita dal tunnel
La piscina di Rezzato forse ha imboccato l’uscita dal tunnel
La piscina di Rezzato forse ha imboccato l’uscita dal tunnel

Avanti tutta verso la riapertura della piscina comunale. Dal Comune di Rezzato sembrano ormai intenzionati a fare sul serio, tanto che, pur senza fornire una precisa scadenza temporale, la riapertura provvisoria nei prossimi giorni della vasca esterna dell'impianto natatorio di via Milano è considerata più che una semplice suggestione.

L'altro ieri il Consiglio comunale di Rezzato, numericamente dimezzato a causa dell'assenza di tutti e tre i gruppi di opposizione che lamentavano l'azione poco inclusiva da parte della maggioranza, ha approvato un primo schema di concessione per la gestione della piscina comunale, passaggio fondamentale per l'individuazione tramite bando pubblico di un gestore che possa provvedere all'apertura dell'impianto per un periodo di circa undici mesi dal prossimo ottobre fino al settembre 2018.

Il piano del Comune prevede, infatti, che il ritorno all’attività avvenga gradualmente in tre momenti: una prima parziale apertura del lido estivo della piscina nei prossimi giorni, poi l'assegnazione a un gestore provvisorio dell'intero impianto fino all'autunno 2018 e, infine, l'assegnazione definitiva a un nuovo gestore che - si spera - traghetterà finalmente l'impianto natatorio verso acque più tranquille.

Ma se l'iter burocratico relativo alla piscina sembra ormai avviato verso la soluzione, tutt'altro che sopito è il dibattito politico tra le forze politiche.

Nel corso della seduta consiliare, infatti, all'assenza delle minoranze ha replicato il capogruppo di maggioranza, Enzo Pasinetti: «L'assenza delle opposizioni è un fatto incomprensibile. Respingiamo con fermezza le accuse infondate rivolte al sindaco di mancanza di dialogo e di confronto: le opposizioni erano informate dei punti all'ordine del giorno, già trattati in commissione. È evidente, invece, la volontà di non prendere posizione sull'argomento piscina, proprio nel momento in cui si avvicina la soluzione, e di sfuggire dalle proprie responsabilità».L.REB.

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