Le caverne sul confine austriaco. E la discesa alle sorgenti del Piave

Nel camino innevato del Peralba
Nel camino innevato del Peralba
Nel camino innevato del Peralba
Nel camino innevato del Peralba

La scorsa settimana abbiamo raggiunto la vetta del Monte Peralba dalla impegnativa cresta Ovest. Per il ritorno abbiamo due soluzioni. Entrambe passano dal rifugio Calvi. Una via attrezzata che scende più direttamente, oppure la più lunga ma più panoramica e varia «via normale», anch'essa con tratti attrezzati. Scegliamo quest'ultima soluzione, infilandoci su di un sentiero che si sposta verso est, poco sotto la cresta, e conduce ad un intaglio nelle cui vicinanze si trova una grotta della Grande Guerra.
Si prosegue sulla cresta mentre sotto di noi è visibile il tetto del Rifugio Calvi. Si piega a sinistra scendendo lungo alcune roccette e calando poi cavi metallici per un camino. Indispensabile scendere con cautela. Quasi sempre si trova neve dura (in alcuni casi potrebbero essere utili i ramponi). Usciti dal camino, si prosegue su un ripido sentiero a tratti ghiaioso e a tratti intervallato. Roccette e camini, accompagnati da una magnifica vista sulle Alpi Austriache, mentre sulla nostra testa svettano le verticali rocce del versante Nord del Peralba. Al successivo bivio si prende a destra il sentiero meno marcato che a mezzacosta attraversa alcuni prati e scavalca una dorsale. Imponente davanti a noi la parete del Piz Chiadenis dove si vedono, poco sotto la cima, due grosse caverne di guerra. Il confine italo-austriaco corre a sinistra, a poche decine di metri di distanza.
Si raggiunge un altro bivio, dove si lascia a sinistra il sentiero per il Passo Oregone e in pochi minuti si raggiunge il Passo Sesis, sormontato da un dosso letteralmente traforato da gallerie di guerra. Il valico è un crocevia di sentieri: noi teniamo quello più a destra (frecce per rifugio Calvi) e iniziamo la discesa in una valletta. Poco sotto, da destra, arriva il sentiero della ferrata, proveniente direttamente dalla vetta del Monte Peralba.
Si prosegue la discesa passando poco al di sotto del poggio panoramico che ospita il Rifugio Calvi. Si continua su una monotona strada sterrata che scende verso il fondovalle con lunghi e lenti tornanti (possibili scorciatoie). Al tornante sinistrorso di quota 1930 si stacca a destra (frecce per Rifugio Sorgenti del Piave) un sentiero che a mezzacosta si infila nel bosco. Più sotto si attraversa un canale ghiaioso per poi continuare nel bosco passando accanto ad una presa d'acqua e raggiungendo il Rifugio Sorgenti del Piave.(Prossimo itinerario giovedì 30)

ITINERARIO: Rif. Sorgenti del Piave 1816m; Cresta Ovest; M.Peralba 2694m (ore 2.20); Passo Sesis 2367m; Rif.Calvi 2167m (ore 3.50); Rif.Sorgenti del Piave (ore 4.40).
CARTE TOPOGRAFICHE: Carta 1:30.000 «Comelico-Sappada foglio Est» della Provincia di Belluno. Dislivello: 878 metri.
DIFFICOLTÀ: Alpinistiche (PD) la cresta Ovest; Escursionisti Esperti con attrezzatura (EEA) il ritorno. Segnavia: bolli rossi e biancorosso. Il rifugio Calvi aperto in estate dispone di 51 posti letto (tel. 0435469232).

Suggerimenti