Minato nel fisico dal virus il «dottorone» si è arreso

Il quarto da sinistra è il medico di Gambara in un’immagine d’epoca della sezione dell’Avis: i funerali del professionista si svolgeranno domani Antonio Losio aveva 64 anni
Il quarto da sinistra è il medico di Gambara in un’immagine d’epoca della sezione dell’Avis: i funerali del professionista si svolgeranno domani Antonio Losio aveva 64 anni
Il quarto da sinistra è il medico di Gambara in un’immagine d’epoca della sezione dell’Avis: i funerali del professionista si svolgeranno domani Antonio Losio aveva 64 anni
Il quarto da sinistra è il medico di Gambara in un’immagine d’epoca della sezione dell’Avis: i funerali del professionista si svolgeranno domani Antonio Losio aveva 64 anni

A marzo del 2020 nel pieno della prima ondata della pandemia era stato contagiato dal Covid 19. Antonio Losio, medico di lungo corso originario di Gambara, aveva lottato con tutte le sue forze. La battaglia sembrava vinta, ma l’infezione aveva minato profondamente il fisico e l’inossidabile fibra del professionista. Dopo un apparente e illusorio miglioramento, il quadro clinico ha cominciato a peggiorare inesorabilmente. I suoi colleghi si sono prodigati nel tentativo di salvarlo, ma l’altra sera all’ospedale Maggiore di Cremona Antonio Losio si è arresto ai postumi del virus. Il tragico epilogo ha sconvolto la comunità di Gambara dove praticamente tutti conoscevano il medico, ma anche i residenti di Gabbioneta, paese appena oltre il confine cremonese dove la vittima abitava con la moglie Vanna anche lei medico ed i due figli Stefano e Francesco. Antonio Losio che aveva 64 anni proveniva da una famiglia profondamente radicata sul territorio: il fratello Renato con la figlia Sabrina è proprietario in paese di una agenzia assicurativa fondata dal papà Palmiro. I pazienti del suo ambulatorio in piazza IV Novembre, lo chiamavano con affetto «dottorone» per la sua imponente prestanza fisica. Dopo la laurea in medicina aveva iniziato a lavorare come medico di base a Gambara. Fondò l’Umab, Unione Medici Agopuntori Bresciani e fino a poco fa, svolgeva incarichi di formazione all’Università. Spesso partecipava a congressi internazionali. Ma Antonio Losio aveva avuto modo di farsi apprezzare anche e soprattutto per il suo impegno nella sezione dell’Avis. Fin dall’inizio della sua carriera professionale aveva collaborato con l’associazione di donatori di sangue ed aveva rivestito a lungo l’incarico di direttore sanitario del sodalizio. Aveva promosso a livello territoriale campagne di promozione per incentivare la cultura dell’altruismo in chiave sanitaria. La presidente dell’Avis Maddalena Salami sottolinea la «grande umanità di Losio. Era una persona capace di entrare in sintonia con i suoi pazienti, era un portatore sano di ironia, allegria e bontà d’animo». Anche il sindaco Tiziana Panigara lo ricorda «non solo nella sua veste professionale, ma anche come amico e presenza attiva nel tessuto di tante associazioni». Il funerale sarà celebrato domani alle ore 10 nella chiesa di Gabbioneta, partendo alle ore 9,50 dall’abitazione di via De Gasperi. •.

Suggerimenti