Mountain bike e pedoni «L’incontro è possibile»

In sella a una mountain bike si può anche esagerare
In sella a una mountain bike si può anche esagerare
In sella a una mountain bike si può anche esagerare
In sella a una mountain bike si può anche esagerare

I biker alzano la mano per raccontare il loro punto di vista su quello che succede ai Campiani di Collebeato. Nei giorni scorsi, in seguito a segnalazioni di cittadini, i tecnici comunali hanno fatto visita ai sentieri del Parco delle Colline per toccare con mano la difficile convivenza tra ciclisti e pedoni. Così, ora da una parte c’è il Comune che segnala una pista mai censita (il «Pistino») e la creazione di un nuovo percorso non autorizzato; dall’altra gli amanti delle ruote grasse che ricordano che prima della pandemia questi sentieri erano poco utilizzati, e quindi non si era mai presentato alcun problema. Oggi però le cose sono cambiate: il «traffico» è aumentato con l’arrivo delle e-bike e la panchina gigante sta portando tanti curiosi sulle colline. «Da amatore della mtb so che alcuni miei colleghi scendono i sentieri a velocità esagerate, ma dipende sempre dai singoli, non si deve puntare il dito contro la categoria - dice Paolo Azzanelli, un nostro lettore -. È questione di educazione del pedone o del ciclista di turno. Bisognerebbe educare al reciproco rispetto». Sono centinaia i lettori che ci hanno scritto e molti di loro hanno già chiesto al sindaco Antonio Trebeschi di sedersi a un tavolo per trovare una soluzione. «Da che ho memoria siamo gli unici frequentatori dei Campiani - assicura Marco Alloni, un altro ciclista -. Negli anni ci siamo occupati di pulire e tenere in ordine i sentieri. Prima della pandemia non incontravo mai nessuno, ora ci sono famiglie, chi passeggia con il cane: ognuno ha le proprie responsabilità. Il Pistino esiste da sempre, non sapevamo non fosse autorizzato. Nessuno sta però lavorando a un nuovo percorso, eventualmente si sta cercando di pulire vecchi sentieri abbandonati». Alloni si riferisce a quello che il Comune ha definito «nuovo sentiero» abusivo parlando anche di piante tagliate senza autorizzazione. C’è poi la chiave di lettura di Gianluca Cabrini, che con la compagna condivide la passione per la mtb: «Le piste dei Campiani non sono regolamentate. Sono un potenziale inespresso e dovrebbero essere valorizzate, anche in vista di Brescia 2023, magari col monastero di Santo Stefano per attrarre turisti».•.

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