«No» ai privati nel ciclo idrico: Castenedolo vota la mozione

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Con la delibera approvata giovedì in Consiglio comunale, Castenedolo si «allinea» ai paesi contrari all’ingresso di privati in Acque Bresciane per la gestione del servizio idrico. Al primo cittadino Gianbattista Groli è stato dato il mandato di votare «solo ed esclusivamente soluzioni che prevedano un gestore totalmente pubblico del servizio idrico integrato» nella prossima assemblea dei sindaci convocata dalla Provincia. La mozione, presentata dal gruppo SiAmo Castenedolo, va nella direzione del pieno rispetto dell’esito del referendum del 18 novembre, nel quale il 97,27% dei votanti di Castenedolo (che erano però stati solo il 22%) si era espresso per il «sì» alla gestione totalmente pubblica. La decisione arriva a poche ore da quella analoga presa dal Comune di Botticino. La mozione impegna il sindaco Donatella Marchese a votare soluzioni esclusivamente pubbliche. Il primo cittadino nella precedente assemblea aveva votato a favore della società mista, con la possibilità di ingresso di privati in Acque Bresciane, ma non contro il referendum (Botticino era stato anzi uno dei 54 Comuni della provincia a favore), come invece è stato riportato per errore nell'articolo di due giorni fa. •

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