Parco contaminato Le analisi extra restano ambigue

I prelievi di campioni di terreno effettuati un anno fa nel parco di Roncadelle
I prelievi di campioni di terreno effettuati un anno fa nel parco di Roncadelle
I prelievi di campioni di terreno effettuati un anno fa nel parco di Roncadelle
I prelievi di campioni di terreno effettuati un anno fa nel parco di Roncadelle

Neppure le analisi supplementari sui campioni prelevati un anno fa hanno fatto luce sulla natura e entità dell’inquinamento del terreno al parco delle Montagnette a Roncadelle. Nell’estate del 2020, durante i lavori per la riqualificazione alle gradinate dell’anfiteatro del parco, i test sul terreno evidenziarono concentrazioni sopra la norma di piombo e metalli pesanti. Nell’arco degli ultimi due anni né il Comune di Roncadelle né Arpa sono riusciti a definire con certezza il grado di inquinamento. Nei giorni scorsi l’Agenzia regionale per la protezione ambientale ha comunicato che i dati sulla contaminazione restano ambigui anche dopo le ultime analisi «supplementari», ordinate dopo i referti contrastanti tra il monitoraggio del Comune e quello dell’Arpa. Il quadro resta incerto considerato che le autorità sanitarie e ambientali non hanno mai imposto di ricorrere a divieti per limitare l’accesso al parco o il suo utilizzo per varie iniziative, anche se dalla scorsa estate, teoricamente, nello spazio rimane in vigore un’ordinanza che mette al bando attività che provochino alzamenti di polvere o particelle dal suolo. Una misura suggerita dall’Ats Ma cosa fare ora? «Innanzitutto, le incongruenze riguardano dolo i valori di un paio di componenti – afferma il sindaco Roberto Groppelli –. A questo punto le possibilità che Arpa ci prospetta sono le seguenti: farci spendere qualche altra decina di migliaia di euro per rilevazioni ex novo, oppure far rianalizzare a nostro carico il materiale campionato in passato, o, infine, iniziare a impostare un programma di bonifica prendendo come riferimento, in via precauzionale, i valori massimi riscontrati sulle componenti che generano ancora discordanze di dati». Nei prossimi giorni l’Amministrazione incontrerà il proprio geologo incaricato per capire quale sia la migliore strada da percorrere. Va ricordato che il parco sorge su un terreno che il Comune acquisì da Atb negli anni ’70 e che le montagnette che danno il nome all’area verde sono di materiale sulla cui origine e natura si è sempre saputo ben poco, anche a livello istituzionale. •. F.Gav.

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