Piano cave extra large Convegno e protesta

Il comitato no bitumicidio guida la mobilitazione per fermare  il Piano cave
Il comitato no bitumicidio guida la mobilitazione per fermare il Piano cave
Il comitato no bitumicidio guida la mobilitazione per fermare  il Piano cave
Il comitato no bitumicidio guida la mobilitazione per fermare il Piano cave

•• Il comitato «Bitumificio? No, grazie» scenderà in piazza contro il nuovo piano cave provinciale in fase di gestazione. Nel documento di programmazione il Broletto punta ad autorizzare al netto del recepimento delle osservazioni e della valutazione tecnica della Regione, prelievi per 46,2 milioni di metri cubi di ghiaia e sabbia. La nuova stesura è stata necessaria dopo il clamoroso errore dell’algoritmo utilizzato dall’università per calcolare il fabbisogno futuro del territorio bresciano. I Comuni dell’hinterland non sono tuttavia soddisfatti. Emblematico il caso di Montirone dove la programmazione iniziale prevedeva un incremento del 25% di territorio cavabile. E adesso la percentuale potrebbe addirittura raddoppiarsi. Una escalation che preoccupa gli ambientalisti di Montirone, i quali per opporsi a questa decisione sono pronti a manifestare sia in piazza che sui social network. In tempi di covid il comitato delle magliette bianche non si arrende. Così ha indetto una diretta Facebook, per discutere del tema del piano cave, venerdì 26 febbraio alle 20. Mentre in piazza a Montirone l’appuntamento è per il 7 marzo alle 15. «Sarebbe un disastro per il nostro territorio – ha affermato il presidente del comitato “Bitumificio? No, grazie” Marco Girelli – già compromesso per la presenza di varie cave». In sostanza il nuovo piano cave rischia di essere ancora più impattante per il piccolo territorio di Montirone. Al momento i comitati ambientali del paese bresciano stanno studiano i numeri del piano cave per presentare delle osservazioni al progetto della Provincia di Brescia. In sostanza nel vecchio piano cave era previsto il 15% del territorio già cavabile e con questa modifica al piano cave provinciale la percentuale potrebbe triplicarsi. E proprio a Montirone, a prescindere dal piano cave, come è noto è stato autorizzato nell’Ate 36, da parte della Provincia di Brescia, un impianto di conglomerati bituminosi. E sulla questione sono stati presentati ricorsi contro l’insediamento da parte dei Comuni di Montirone e Borgosatollo, ma anche da parte del comitato Bitumificio? No grazie e Legambiente. In un contesto del genere è probabile che gli ecologisti presenteranno osservazioni al settore Ambiente della Provincia di Brescia con riferimento al piano cave.•.

Suggerimenti