Piscina quattro stagioni Un tuffo atteso 15 anni

C’è chi va controcorrente scommettendo sulla ripresa dell’attività sportiva e della filiera del benessere. Mentre in quasi tutta la provincia la gestione delle piscine si sta rivelando un buco nell’acqua, a Ospitaletto si investono 3 milioni di euro per realizzare un moderno impianto. Bisognerà tuttavia attendere la prima settimana di ottobre per il tuffo inaugurale. Sono infatti in corso gli ultimi lavori di sistemazione degli spazi esterni, il completamento del pozzo e degli allacci, oltre alla fornitura degli arredi. Il nuovo centro natatorio, frutto di un accordo di partenariato pubblico-privato tra Gam Team, che ha in gestione dal 2019 anche il Centro tennis di Ospitaletto, Consorzio Ercole e IccreA Banca Impresa, è in dirittura d’arrivo. La nascente piscina comunale sarà dotata di una struttura coperta, con una vasca per il nuoto a 6 corsie ed una polifunzionale, due spogliatoi ed un locale di primo soccorso. Completano gli spazi interni una reception, due uffici, una sala riunioni ed un’area ristoro. La zona esterna, destinata a solarium, è caratterizzata dalla presenza di una vasca polifunzionale su tre livelli dedicati al nuoto, al fitness ed ai più piccoli. La struttura è completata da due unità di cogenerazione, pannelli solari per la produzione di acqua calda ed un parco fotovoltaico. Un’opera «importante - sottolinea il sindaco Giovanni Battista Sarnico -, che garantirà lo sviluppo di un’attività sportiva da sempre vissuta e partecipata nella nostra comunità, che potrà godere, una volta ultimato, di un impianto completamente nuovo e con le migliori standard». A Ospitaletto la piscina manca da 15 anni. L’iter per la realizzazione del nuovo impianto, partito 4 anni fa, ha incontrato molte difficoltà sulla sua strada, non ultimo il blocco dei cantieri causato dal lockdown. Critiche sono arrivate dalle minoranze. «La proroga per la fine lavori, già fissata al 30 giugno, è slittata ulteriormente, col risultato che neanche quest’estate si è potuto usufruire della piscina», sottolineano Laura Trecani ed Enrico Mandelli. Nel mirino di OspiLab anche la vasca a 6 corsie e quella polifunzionale da 85 metri quadrati «che non avranno appeal tra l’utenza dei paesi confinanti. I tre impianti aperti nel raggio di 10 chilometri sono più grandi e con maggiori offerte rispetto alla struttura di Ospitaletto». «Era forse più utile - sottolineano i consiglieri di minoranza - realizzare una nuova palestra, viste le esigenze delle molteplici attività sportive nell’Hinterland. Senza contare che le piscine comunali sono in profonda crisi, e i vari gestori chiedono agli enti locali di ripianare le perdite. Non vorremmo che i costi di gestione e manutenzione per una capienza così ridotta possano mandare in crisi la struttura».•.