Politica, il Pd fa una «retro» con polemica

di Francesco Gavazzi
Il palazzo comunale di Roncadelle
Il palazzo comunale di Roncadelle
Il palazzo comunale di Roncadelle
Il palazzo comunale di Roncadelle

«Inversione a U» con polemica annessa per il centrosinistra di Roncadelle. Roberto Groppelli, un avvocato civilista di 43 anni, è il nuovo candidato sindaco in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. L’attuale assessore con deleghe a Sport, Cultura, Associazioni e Sicurezza sostituisce colei che solo sei mesi fa era stata annunciata dal circolo locale del Pd come la candidata ufficiale: Marianna Dossena, che anni fa era già stata assessora ai Servizi sociali in paese e coordinatrice del dipartimento welfare del Pd provinciale, esce insomma di scena. E non lo fa volentieri. Oltre ai discorsi di rito fatti durante la presentazione, incentrati su concetti come continuità progettuale, stabilità nel bilancio e rinnovamento graduale, il presidente del circolo, Gianni Gorno, ha spiegato i motivi della sostituzione: «Dopo questi ultimi sei mesi abbiamo deciso di tornare sui nostri passi, visto che la corrente interna legata a Giovanni Ragni (sindaco dal ’92 al 2005) si stava organizzando per presentare un proprio candidato che corresse da solo e separato da noi. Ringraziamo di cuore Marianna Dossena - prosegue Gorno -, ma presentarsi alle elezioni con due candidati divisi ed entrambi per il centrosinistra sarebbe stato un suicidio. Non potevamo permettercelo e abbiamo deciso questo cambio, forse anche un po’ inconsueto, in nome dell’unità tra le diverse anime del nostro circolo e per il bene di Roncadelle». A conferma della netta inversione di rotta cambia anche il nome della lista che verrà proposta: da «Insieme per Roncadelle» si passa ora a «Uniti per Roncadelle», mantenendo sempre l’idea di una civica di centrosinistra e senza loghi di partito nel simbolo (ancora in fase di elaborazione grafica). NONOSTANTE i ringraziamenti e le spiegazioni, l’ormai ex candidata Marianna Dossena non l’ha presa bene: «Se sul piano della strategia elettorale ci sono state motivazioni plausibili, su quello personale gli atteggiamenti a me rivolti sono stati stupidi e inutili - commenta -. Ero già disposta a farmi da parte, ma prima mi hanno chiesto in ginocchio di candidarmi e poi mi hanno detto che non andavo bene perché avrei un brutto carattere, senza darmi concrete motivazioni di tipo politico. Auguro comunque il meglio a questa lista, sperando - conclude - che gli avversari non mettano in campo qualcuno più convincente di questa candidatura debole». •

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