Raid incendiario nella cascina diventata una discarica

di V.MOR..
Ad alimentare le fiamme sono stati i mobili ancora presenti
Ad alimentare le fiamme sono stati i mobili ancora presenti
Ad alimentare le fiamme sono stati i mobili ancora presenti
Ad alimentare le fiamme sono stati i mobili ancora presenti

Gesto di ordinaria follia tra le campagne di Mazzano. In questi giorni, in una cascina disabitata di Ciliverghe, è stato appiccato un incendio. Le fiamme si sono propagate con una certa velocità nel rudere non troppo distante da un cantiere dell’Alta velocità. Il fuoco, nel giro di pochi minuti, ha divorato il tetto e i mobili che erano rimasti all’interno della struttura. IL ROGO ha provocato sia il crollo del tetto, che della balconata dell’edificio abbandonato. Pressoché intatta è rimasta la parte sinistra della vecchia cascina, grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Le fiamme hanno bruciato anche un consistente cumulo di rifiuti che si trovava appena fuori dalla dal casolare trasformato, negli ultimi tempi, in una sorta di discarica oltre che in un rifugio per sbandati. Difficile, per non dire impossibile, per le forze dell’ordine identificare gli autori del gesto di vandalismo. Com’è facile immaginare tra le campagne di Ciliverghe non sono presenti telecamere, ma a pochi metri di distanza c’è un cantiere dell’Alta velocità e lì il sistema di videosorveglianza potrebbe avere «carpito» qualcosa. Neanche un mese fa due giovani ragazzi di Calcinato si erano resi protagonisti di un doppio raid vandalico. Prima, a bordo di uno scooter e infrangendo la normativa anti contagio, si erano diretti in un cantiere dell’Alta velocità a Calcinatello e approfittando dell’assenza della ditta si erano letteralmente scagliati contro un escavatore lanciando le pietre e rompendo i vetri del mezzo di lavoro. Successivamente, non contenti dei danni provocati con la bravata di qualche minuto prima, avevano dato fuoco all’escavatore e poi a un cumulo di rifiuti in una vecchia cava al confine tra Calcinato e Mazzano. •

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