Rifiuti, i «pirati» aumentano e i costi extra ricadono su tutti

Nave fa i conti  con una situazione davvero pesante nella gestione dei rifiuti per l’inciviltà di tanti
Nave fa i conti con una situazione davvero pesante nella gestione dei rifiuti per l’inciviltà di tanti
Nave fa i conti  con una situazione davvero pesante nella gestione dei rifiuti per l’inciviltà di tanti
Nave fa i conti con una situazione davvero pesante nella gestione dei rifiuti per l’inciviltà di tanti

•• È in buona e abbondante compagnia in questo Paese in cui senso civico e attenzione sembrano disvalori; ma questa non è certo una consolazione rispetto al fatto che la situazione dello smaltimento dei rifiuti a Nave è ormai fuori controllo. La pirateria è ampiamente diffusa, e dal Comune parte un appello per far leva sulle buone maniere scomparse di molti cittadini. Il problema non è rappresentato solo dall’annosa vicenda dei sacchetti lasciati fuori dai cassonetti, per la quale l’ente locale ha da poco investito oltre 50mila mila euro, ma anche dalla sporcizia abbandonata lungo le strade o nelle aree verdi. E poi c’è la questione delle deiezioni canine, che in molti casi non vengono nemmeno raccolte creando dei disagi inutili da spiegare, e negli ultimi mesi si è diffusa la «moda» di abbandonare file di sacchetti di cacca sui muretti dei marciapiedi. In sintesi: i proprietari dei cani si prendono l’onere di piegarsi per raccogliere, ma poi, poveretti, non trovano il tempo per cercare un cassonetto o un cestino a tema in cui buttare i gli esiti della digestione dei propri amici a 4 zampe. Nessuno sembra essere particolarmente spaventato dal regolamento comunale che prevede, per l’abbandono delle deiezioni canine, sanzioni da 50 a 300 euro. «In molte zone del paese, quando tagliamo l’erba troviamo davvero di tutto: cartoni della pizza, confezioni di panini McDonald’s, vetro e lattine - racconta l’assessore ai Lavori pubblici Carlo Ramazzini -. E magari a 5 metri c’è un cestino della spazzatura. Senza parlare di cosa succede agli operatori quando gli attrezzi per lo sfalcio dell’erba incappano negli escrementi degli animali». Anche per la raccolta degli altri rifiuti la situazione non sembra migliorare. In una fase storica in cui si dovrebbe pensare ad altro, in Comune devono trascorrere il tempo a sbobinare i filmati per intercettare chi abbandona sacchi e sacchetti fuori dai cassonetti. L’amministrazione locale ha da poco fatto un investimento su tutte le mini isole spendendo 54mila euro per sostituire 20 cassonetti dell’indifferenziata, 15 dell’umido, 5 campane per il vetro, 5 della carta e 10 green service. E all’interno dei cassonetti sono anche stati installati appositi spalmatori per evitare l’«effetto montagna» sotto la calotta; questo permette di riempirli in modo più uniforme e di evitare i blocchi. Insieme a Concesio, Caino e Bovezzo, anche Nave ha chiesto ad Aprica maggiore attenzione per la pulizia delle mini isole, ma il resto lo devono fare i cittadini. «Abbiamo dovuto potenziare il servizio del fuori cassonetto pagando un operatore sei ore al giorno per raccogliere di tutto - continua Ramazzini -. Abbiamo chiesto maggiore attenzione alla polizia locale, già oberata, per multare chi passeggia con il cane sprovvisto di sacchetti e paletta. Sul territorio ci sono 6 telecamere mobili con ottiche particolari che ci permettono di inquadrare bene le targhe anche di notte, anche se i volti sono sempre molto difficili da individuare. Un po’ di multe sono state comminate, alcuni sacchetti aperti, ma serve l’aiuto di tutti. Invito i cittadini civili a farci segnalazioni; aiutiamoci perché alla fine questa piaga la paghiamo tutti». Sempre sul tema delle calotte che a volte si bloccano, l’assessore ricorda che a fianco o sopra ogni cassonetto c’è il numero telefonico (gratuito) al quale segnalare l’eventuale dispositivo inceppato. «Ci sono postazioni che restano bloccate settimane perché nessuno chiama - conclude (stremato) Ramazzini -, e nel frattempo i materiali fuori dai contenitori guasti si accumulano». •.

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