Risiko delle scuole, il nido pronto al trasloco

di Luca Reboldi
Ultimi ritocchi per il nido nell’ala dell’asilo «Aldo Moro»
Ultimi ritocchi per il nido nell’ala dell’asilo «Aldo Moro»
Ultimi ritocchi per il nido nell’ala dell’asilo «Aldo Moro»
Ultimi ritocchi per il nido nell’ala dell’asilo «Aldo Moro»

All'asilo nido di Rezzato tutto è pronto per il trasloco definitivo. Il prossimo 4 settembre, lunedì, con un pizzico di nostalgia, le maestre e lo staff del nido d'infanzia comunale si lasceranno per sempre alle spalle i ricordi di 44 lunghi anni passati all'ombra delle suggestive Cupole di San Carlo. Da quel giorno, infatti, la nuova sede della loro scuola sarà la vecchia ala dell'asilo «Aldo Moro», tirata a lucido per ospitare i circa trenta bambini del nido «Fiorallegro».

ERA IL 17 GIUGNO 1973 e un paese affamato di servizi e di spazi per poter accogliere i figli del boom demografico salutava con favore l'inaugurazione di due nuovi asili - un asilo e un nido sovracomunale - nelle moderne Cupole di San Carlo. Una struttura d'avanguardia, forse troppo per i bisogni di due semplici scuole, tanto che col tempo ai benefici del servizio si sono affiancati diversi problemi strutturali legati all'architettura sui generis del luogo.

Quest'anno il Comune, impegnato da ormai cinque anni in una massiccia opera di messa in sicurezza del patrimonio scolastico, ha optato per lo spostamento dell'asilo in un'altra struttura. A finire sotto i ferri per l'occasione è stata la vecchia ala dell'asilo «Aldo Moro», posto a cavallo tra le moderne aree residenziali di Rezzato e della frazione di Virle. Una posizione ancor più centrale per un asilo nido che negli ultimi anni, anche grazie alla manovra nidi gratis e all'abbassamento a tre mesi dell'età minima per l'iscrizione, ha visto lievitare il numero dei propri iscritti e delle famiglie beneficiarie del servizio.

Gli interventi estivi alla vecchia ala dell'asilo Moro, costruita negli anni '80, sono costati circa 230 mila euro, dei quali 54 finanziati dal Miur, e hanno comportato l'efficentamento energetico e l'adeguamento antisismico della struttura, il rifacimento dei servizi igienici, la sostituzione dei serramenti, l'ampliamento delle cucine e una più funzionale ripartizione degli spazi.

Le vecchie Cupole nel frattempo continueranno ad ospitare l'asilo «Don Minzoni» nell'attesa che in un prossimo futuro possa essere trovata una soluzione ai loro evidenti limiti strutturali. E se è vero che «l'asilo nido comunale è già un servizio eccellente molto apprezzato dalle famiglie» come sostiene il sindaco Davide Giacomini, allora «con la nuova sede più funzionale migliora ulteriormente la qualità del servizio offerto ai più piccoli».

Suggerimenti