Risorse e austerità «Scuola e welfare prima di tutto»

Il municipio di  Gussago: in aula si torna a  parlare del caso mensa scolastica
Il municipio di Gussago: in aula si torna a parlare del caso mensa scolastica
Il municipio di  Gussago: in aula si torna a  parlare del caso mensa scolastica
Il municipio di Gussago: in aula si torna a parlare del caso mensa scolastica

L’ultima seduta del Consiglio comunale di Gussago non è stata caratterizzata solo dal dibattito rovente sui rincari della Tari e dei costi extra imposti alle famiglie che usufruiscono dell’ingresso anticipato dei figli alle materne. In aula è stato esaminato il Documento unico di programmazione triennale e il bilancio di previsione 2023-2025. il Dup «è stato tradotto in numeri in un bilancio più che mai delicato in una fase in cui, così come le famiglie e le imprese, anche il Comune deve rispondere ad un aumento generalizzato dei prezzi, con conseguente aumento della spesa corrente, quella da affrontare per fornire i servizi alla cittadinanza e mantenere i luoghi dove i servizi possono essere erogati – ha spiegato il sindaco Giovanni Coccoli -. Da parte dell’esecutivo c’è stato lo sforzo di rinviare in un secondo momento tutte le spese meno urgenti. In alcuni campi non si può però aspettare: il settore sociale, i giovani, l’istruzione, la cultura, l’ambiente, solo per fare alcuni esempi. In questi casi il Comune ha deciso di impegnarsi non solo a mantenere questi servizi attivi, ma ad incrementarli ove possibile». Si è operato un riassetto delle entrate, seguendo il principio di progressività sancito dalla Costituzione, che permette di realizzare una solidarietà non solo sociale ma anche economica, attuando politiche di redistribuzione. Per quanto concerne la modifica al regolamento dell’addizionale comunale Irpef, il Comune ha scelto di procedere mantenendo la linea progressiva e non introducendo l’aliquota unica. Da questa operazione la previsione di maggior gettito per il Comune è pari a 568.475 euro. Nell’ottica della solidarietà, si è scelto di aumentare la soglia di esenzione, alzando il tetto da 11 a 13 mila euro. In aula si è discusso anche del servizio di mensa scolastiche, con la nuova gara d'appalto vinta ancora una volta dalla Dussmann, finita in passato nel mirino delle critiche dei genitori. Coccoli, che aveva già manifestato nei giorni scorsi il suo disappunto, ha rincarato la dose: «É uno scandalo, perchè vuol dire che la legge non funziona. La società in passato ci ha creato problemi, e ha collezionato pacchi di segnalazioni, sia da parte nostra che dalle famiglie. Possibile che non esista un principio di rotazione per gare così importanti? Se sono contento? Neanche un po'. Spero solo di essere smentito nei prossimi tre anni».•. C.Reb.

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