«Sensibilità diverse più attente ai bisogni»

di W.G.
Bianca Vaira ex sindaco camuno
Bianca Vaira ex sindaco camuno
Bianca Vaira ex sindaco camuno
Bianca Vaira ex sindaco camuno

Quindici anni, la prima volta, e altri dieci in due successivi mandati. Anna Bonfadini è il sindaco donna per eccellenza nel bresciano, amministratrice a Cerveno in Valle Camonica, dal 1980 al 1995, e in seguito dal 1999 al 2009, un quarto di secolo al timone di una amministrazione comunale non è da tutti. Sulla distinzione di genere Bonfadini ammette di non essersi «mai preoccupata del fatto di essere donna, l’importante per me è sempre stata la preparazione e l’impegno nello svolgimento del mio incarico». Conserva un ricordo particolare di quell’esperienza? «La soddisfazione di aver realizzate molte cose e importanti. Sono sempre stata una persona un po’ anomala, non mi sono mai iscritta a nessun partito e mai avrei accettato di dipendere e per questa sono stata molto attaccata all’inizio». Di una specificità femminile è invece convinta Bianca Vaira, sindaca di Ono San Pietro dal 1989 al 1990 e dal 1992 al ’97: «Noi donne abbiamo modi diversi di affrontare i problemi, con più pacatezza, più diplomazia, vogliamo dire così? Rispetto agli uomini che pensavano in quegli anni solo a strade, costruzioni, asfaltature, c’era in me una maggiore attenzione ai servizi in grado di migliorare la qualità della vita delle persone, come un ambulatorio, misure a sostegno delle famiglie, della scuola. Ho terminato quando avrei potuto continuare, ma ho smesso perché sono convinta che andrebbe introdotto per tutti gli incarichi elettivi il limite del secondo mandato e aggiungerei alla legge un articolo che obblighi i cittadini con più di 25 anni a fare almeno un anno di amministratore». Un ragionamento in sintonia con le parole dell’ex sindaca di Montisola Rosa Colosio, in carica dal 1988 al 1993, e in seguito diversi altri incarichi di giunta. «Ritengo che noi donne abbiamo un modo di fare diverso dagli uomini, un’altra sensibilità, sappiamo cogliere meglio determinati problemi. Quando sono stata eletta ero un’eccezione, ma non è mai stata una difficoltà perché intorno a me ho avuto persone capaci che mi hanno aiutato. Oggi ritengo sia più facile per una donna farsi eleggere, per il livello di istruzione raggiunto, le capacità dimostrate nel lavoro; insomma nessuno pensa che una donna non sia capace di affrontare un piano urbanistico o altre scelte».

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