Si costituisce a cinque giorni dall’investimento

di PA.CI.
Il momento del forte impatto tra l’autovettura e la bicicletta
Il momento del forte impatto tra l’autovettura e la bicicletta
Il momento del forte impatto tra l’autovettura e la bicicletta
Il momento del forte impatto tra l’autovettura e la bicicletta

«L’ho visto solo all’ultimo momento dopo essere partita dallo stop e non ho potuto fare nulla per evitarlo. Dopo l’investimento mi sono fermata e mi sono accorta che una donna si era fermata per prestare soccorso a quell’uomo in bicicletta e allora ho pensato che sarebbe stata lei ad avvertire i soccorsi». Si è giustificata così la 61enne che venerdì in via Matteotti, a Rezzato ha investito il titolare di una pasticceria del paese che stava pedalando sulla sua bicicletta. LA DONNA, originaria di Rezzato ma residente a Peschiera del Garda, al volante di una Panda nelle scorse ore si è fatta accompagnare dal suo avvocato dai carabinieri del Radiomobile di Verona e lì si è autodenunciata. «Ero a Rezzato perché lì vive ancora mia madre», ha spiegato ai militari la donna che andando ad autodenunciarsi ha evitato l’arresto. Gli investigatori erano però sulle sue tracce. La runner che nel video delle telecamere di sicurezza si vede prestare soccorso al ciclista investito era infatti riuscita a leggere e ad annotare una parte della targa dell’autovettura della investitrice. Grazie a questo indizio gli inquirenti si erano messi alla ricerca di una Panda scura. Non è stato necessario proseguire con la caccia all’autovettura pirata. Una volta raccolto il racconto della donna i carabinieri di Verona hanno trasmesso tutto ai colleghi di Rezzato che hanno provveduto a denunciare a piede libero la 61enne alla procura di Brescia Nell’investimento Alessandro Filippini, titolare della pasticceria Dolce Angolo, ha riportato micro fratture alle dita delle mani e dei piedi.

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