REZZATO

Un numero verde garantisce sicurezza

di Alessandro Scarpari
Assemblea all'oratorio I promotori hanno spiegato le finalità. Primo: vigilare sui luoghi più frequentati
Il parco Ferrari, uno dei luoghi di Rezzato da controllare
Il parco Ferrari, uno dei luoghi di Rezzato da controllare
Il parco Ferrari, uno dei luoghi di Rezzato da controllare
Il parco Ferrari, uno dei luoghi di Rezzato da controllare

Un'assemblea pubblica affollata all'oratorio don Bosco di Rezzato sul tema della sicurezza. L'incontro, organizzato da Gianni Gallina e Pierluigi Pasolini, unitamente ad un gruppo di cittadini, ha tenuto a battesimo l'associazione «Rezzato sicura». Una serie di episodi di criminalità avvenuti negli ultimi mesi, quali truffe ai danni gli anziani, furti e anche rapine hanno generato apprensione e preoccupazione nella comunità ed hanno spinto i promotori a darsi da fare per segnalare situazioni anomale che dovessero verificarsi, essere «osservatori» delle zone sensibili sul territorio come l'ufficio postale, il parco Ferrari in pieno centro e retrostante il municipio, l'area mercatale, la zona del santuario e dove ve ne fosse l'esigenza.
Il tutto senza sostituirsi agli enti ed alle forze preposte per questi servizi, ma semplicemente per essere un punto di raccordo tra cittadini, Comune, polizia locale e carabinieri. Nei giorni scorsi - prima dell'assemblea - amministrazione comunale e promotori si sono incontrati ed a breve l'esecutivo guidato dal sindaco Davide Giacomini dovrà esprimersi sulla disponibilità o meno ad un'eventuale collaborazione.
Le finalità dell'associazione sono state illustrate chiaramente da Gianni Gallina che ha ribadito come il sodalizio «vuole essere apolitico ed apartitico e muoversi nel pieno rispetto delle leggi e normative vigenti, senza creare allarmismi o strumentalizzare episodi negativi per alimentare ulteriori paure».
Nessuna intenzione di farsi giustizia da sé, niente ronde insomma, ma semplicemente attività di informazione preventiva e corretta al fine di aiutare - soprattutto - le fasce più deboli della popolazione, indicando loro a chi rivolgersi in caso di necessità. Molto sentita la necessità di una comunicazione capillare - attraverso i mezzi tradizionali ed i social network - così come la volontà di voler dare un segnale alla comunità sul fatto che qualcosa insieme si può e si deve realizzare. Un punto fondamentale ribadito dai partecipanti alla serata è quello di lavorare intensamente per una maggiore collaborazione tra i cittadini e le forze dell'ordine. Se poi il Comune dovesse essere parte attiva nell'iniziativa, il primo obiettivo cui aspirano i promotori è l'istituzione di un numero verde unico al quale rivolgersi. Nei prossimi giorni saranno definiti statuto e regolamento dell'associazione, comunicati i contatti cui rivolgersi per chi fosse interessato ad offrire il proprio contributo attivo per alcune iniziative come gazebo informativi, distribuzione di opuscoli informativi, organizzazione di momenti di aggregazione e socializzazione sul territorio.
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