Una full immersion nella natura esalta le limpide acque del Tovel

Il lago e le sue montagne
Il lago e le sue montagne
Il lago e le sue montagne
Il lago e le sue montagne

Al lago di Tovel fino agli anni 60 del secolo scorso in determinate condizioni le acque si coloravano di rosso, fenomeno quasi unico, a causa della proliferazione di un’alga. Oggi lo spettacolo non si ripete più ma il fascino di questo specchio d'acqua, limpido e rilassante, circondato da fitti boschi e dominati dagli impervi picchi delle Dolomiti di Brenta, resta invariato. Il giro dell'intero lago è fattibile da tutti (evitare i sandali e preferire scarpe da ginnastica) e resta una emozionante passeggiata in un ambiente fantastico. Vi si accede da Tuenno tramite una strada che attraversa una spettacolare forra. Prima del lago si trovano una serie di parcheggio sino all'ultimo oltre il quale l'auto non può proseguire. In estate l'accesso delle auto è limitato e funziona un bus navetta. Raggiunte le sponde del lago, da uno spiazzo davanti allo Chalet Tovel si prende a destra un larghissimo sentiero che costeggia dall'alto le sponde. Alcuni sentierini sulla sinistra permettono di scendere piacevolmente sin sulle rive da dove si vede, lassù in alto, la maestosa Pietra Grande con il Passo del Grostè a sinistra. Si arriva ad uno spiazzo dove si trova la Casa Parco ed un poggio panoramico con panchine (affollato nei mesi estivi). A destra parte il sentiero per il Grostè, uno dei tanti che dalle rive del lago salgono verso l'alto, verso le cime dolomitiche che lo circondano. Poco più avanti il sentiero diventa più stretto ombreggiato dalla vegetazione; supera alcune passerelle e passa accanto alla Sorgente del Roccione da dove, tra gli alberi, si distinguono il Corno di Flavona ed il Corno del Vento. Usciti dal bosco si arriva alle ghiaie della Spiaggia Rislà dove, a destra, si può prendere una deviazione per andare a visitare le omonime cascate in Val Strangola. Dalla spiaggia Rislà, uno dei posti più belli del tour, lo sguardo si leva oltre l'altra sponda, sopra i boschi, ad ammirare le splendide forme del Sasso Rosso, di Cima Uomo, di Cima Omet. Da lì si continua sulla riva e il sentiero sale con gradini di terra e legno. Questo tratto potrebbe essere un poco scivoloso ma è protetto da un parapetto e reso agevole da una corda a cui un cartello, forse con premura esagerata, consiglia di aggrapparsi. Si continua con qualche saliscendi sul sentiero a pochi passi dalle acque, si supera un ponticello, ci si ritrova allo Chalet Tovel e al parcheggio. •

Suggerimenti