Il monossido intossica
mamma e bambini
Sfiorata una tragedia

di Lino Febbrari
La prontezza di spirito della mamma e il rapido intervento dei soccorritori hanno scongiurato la tragedia
La prontezza di spirito della mamma e il rapido intervento dei soccorritori hanno scongiurato la tragedia
La prontezza di spirito della mamma e il rapido intervento dei soccorritori hanno scongiurato la tragedia
La prontezza di spirito della mamma e il rapido intervento dei soccorritori hanno scongiurato la tragedia

A Edolo si è sfiorata la tragedia ieri mattina. Due bambini e la loro mamma sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio sprigionato dal principio d’incendio di una stufa a pellet, un pericoloso gas che ha la peculiarità di essere inodore. La prontezza di spirito della madre e il tempestivo intervento dei soccorritori hanno evitato il peggio. Tutto è accaduto attorno alle otto e venti in una palazzina al civico 28 di via Sarotti, poco distante dall’ospedale. Nei locali dell’appartamento al primo piano si trovavano una la mamma di 44 anni e i suoi due figli di nove e cinque anni. Le stanze sono state saturate dal fumo mentre la famiglia si trovava ancora a letto. Lanciato l’allarme le fiamme sono state rapidamente domate dai Vigili del fuoco del locale distaccamento il nucleo ha sede a poche centinaia di metri dal luogo teatro del rogo. Meno di un’ora dopo sono sopraggiunti anche i colleghi di Darfo che hanno approfondito l’ispezione per trovare la causa scatenante il malfunzionamento dell’apparecchio impiegato per il riscaldamento. Sul posto anche due ambulanze: una giunta dal vicino pronto soccorso, la seconda della Croce rossa arrivata da Aprica. L’operatore del Nue 112 allertato dalla mamma impaurita, consapevole che avendo inalato fumi potenzialmente tossici i due minori erano a rischio di intossicazione, ha fatto anche decollare l’eliambulanza. Dopo le prime cure ricevute dalle equipe sanitarie delle ambulanze, i due piccoli e la 40enne stati trasportati con l’elicottero al Civile di Brescia. Grazie alla tempestività dei soccorsi e verosimilmente alla minima quantità di gas respirato le condizioni dei tre, in particolare dei due bimbi, sono rapidamente migliorate nel corso della giornata. Di poco conto anche i danni causati all’appartamento: ci saranno da ritinteggiare alcune pareti e da cambiare la stufa. Il monossido di carbonio, molto pericoloso per le sue caratteristiche sopra descritte, si sprigiona durante gli incendi e in molti altri casi dalla combustione incompleta dei combustibili fossili. SE QUESTO GAS non viene correttamente convogliato verso l’esterno tramite una tubazione o la canna fumaria (caminetti, stufe, caldaie e bracieri sono i maggiori indiziati negli episodi di intossicazione), e in particolare in presenza di scarsa ventilazione, essendo più pesante dell’aria, è assai facile che si accumuli nei locali, per diffondersi poi rapidamente nel sangue con la respirazione. Il Co si lega all’emoglobina e ciò riduce la capacità del sangue di trasportare l’ossigeno. In concentrazioni molto elevate può portare a perdita di coscienza e morte. •

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