La porta gli stritola
la testa. Mandriano
senza scampo

di Valerio Morabito
L’azienda agricola di Castenedolo: qui si è consumata la tragedia costata la vita a un mandriano 51enneI carabinieri stanno indagando  sull’infortunio mortale in stalla
L’azienda agricola di Castenedolo: qui si è consumata la tragedia costata la vita a un mandriano 51enneI carabinieri stanno indagando sull’infortunio mortale in stalla
L’azienda agricola di Castenedolo: qui si è consumata la tragedia costata la vita a un mandriano 51enneI carabinieri stanno indagando  sull’infortunio mortale in stalla
L’azienda agricola di Castenedolo: qui si è consumata la tragedia costata la vita a un mandriano 51enneI carabinieri stanno indagando sull’infortunio mortale in stalla

È rimasto con la testa schiacciata nel pesante cancello automatico che separa la stalla dalla sala mungitura. Una fine raccapricciante quella toccata in sorte a un mandriano 51enne di origini indiane che l’altro pomeriggio ha perso la vita in un’azienda agricola di Castenedolo. La tragedia si è consumata attorno alle 15 all’interno di una delle stalle dell’allevamento Valbona che conta circa 700 vacche da latte. L’infortunio che ha ucciso Lal Manohar non ha avuto testimoni. IL DIPENDENTE dell’azienda di via Tenente Olivari stava effettuando le consuete operazioni di mungitura pomeridiana delle mucche, una mansione di routine solta quotidianamente altre mille volte. Stavolta però qualcosa è andato storto. Lal Manohar è rimasto intrappolato nell’ingresso automatico che collega i diversi settori dell’allevamento di bovini. Una porta scorrevole pneumatica che rappresenta la via d’accesso per le mucche che vengono trasferite dal luogo dove trascorrono la giornata ad un locale asettico dove vengono svolte nella massima igiene le operazioni di mungitura. Per cause in fase di accertamento, la pesante automatica si è improvvisamente chiusa nel momento in cui stava transitando Lal Manohar. Le cellule fotoelettriche di sicurezza che avrebbe dovuto interrompere la corsa sul binario delle ante non sono entrate in azione e la porta ha schiacciato il cranio del mandriano. Il 51enne si è accasciato senza neppure gridare, ucciso sul colpo dal trauma cranico. A nulla sono serviti i soccorsi prestati dai colleghi di lavoro, molti dei quali suoi connazionali. Sul posto, nel giro di pochi minuti, sono arrivati i carabinieri della stazione di Castenedolo che si stanno occupando di fare chiarezza su tutti i particolari che hanno portato alla morte di Lal Manohar. NELL’AZIENDA di via Tenente Olivari, in un primo momento, erano arrivati anche i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche di Brescia. Il sospetto è che dietro la disgrazia ci potesse essere uno scenario più inquietante. Ma le indagini hanno dissipato ogni dubbio, confermando che si è trattato di un infortunio sul lavoro. Come accade in queste circostanze, trattandosi di un incidente sul posto di lavoro, sono giunti a Castenedolo anche alcuni componenti della medicina del lavoro dell’Ats di Brescia. I carabinieri hanno proceduto a mettere sotto sequestro giudiziario la porta che ha schiacciato il cranio del 51enne, mentre il corpo senza vita di Lal Manohar è stato trasferito all’obitorio del Civile di Brescia. Nella giornata di oggi verrà effettuata l’autopsia e solo in seguito verrà concesso il nulla osta per riconsegnare la salma ai familiari che sarà rimpatriata in India. Lal Manohar era in Italia da quasi sei anni e prima di approdare a Castenedolo aveva lavorato in altre stalle. Era una persona attenta e scrupolosa. Sembra per questo si possa escludere che all’origine dell’incidente ci sia stata una sua disattenzione. Più probabile - ma sarà l’inchiesta a stabilirlo -, che l’infortunio posssa essere stato provocato da un guasto meccanico della porta. Il mandriano - che era ospite del cognato che lavora nella stessa azienda agricola -, lascia la moglie e tre figli in India. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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