Miasmi irritanti
esalati
dal Gobbia

di Fabio Zizzo
Il sopralluogo dell’Nbcr dei Vigili del fuoco lungo il torrente Gobbia
Il sopralluogo dell’Nbcr dei Vigili del fuoco lungo il torrente Gobbia
Il sopralluogo dell’Nbcr dei Vigili del fuoco lungo il torrente Gobbia
Il sopralluogo dell’Nbcr dei Vigili del fuoco lungo il torrente Gobbia

I primi malesseri si sono registrati ieri mattina. Poi il fenomeno si è intensificato. A Lumezzane chi transitava a piedi o in auto, soprattutto all’altezza del ponte della frazione di Faidana che conduce verso la zona industriale, ha avvertito miasmi irritanti. Sotto la lente è finito il fiume Gobbia già in passato teatro di sversamenti industriali. Una situazione che aveva indotto il Comune nove anni fa, nel 2011, a piazzare una serie di sonde per rilevare alcuni parametri ed eventualmente lanciare l’allarme all’Arpa. Ieri di fronte a un fenomeno che non si presentava da tempo, gli operatori del distaccamento bresciano dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente hanno raggiunto il luogo per prelevare dei campioni di acqua. E nelle stesse ore sono giunti anche i vigili del fuoco di Lumezzane con quelli del Nucleo batteriologico chimico e radiologico da Brescia per analizzare la qualità dell’aria. «Voglio subito tranquillizzare la popolazione perché non ci sono rischi per la salute e i livelli analizzati sono sempre stati al di sotto della soglia di rischio», ha spiegato il caposquadra Florenzo Del Grande. Nel corso della giornata sono stati diversi i cittadini, in particolare chi lavora nelle aziende vicine al centro dei miasmi, ad avvertire difficoltà respiratorie e fastidi. E c’è persino chi ha dovuto chiudere le finestre e chi ha rinunciato alla passeggiata. E le cause? «Sono difficili da individuare - ammette Del Grande - lo scarico interessato e il corso d’acqua che culmina in questo sono lunghi e complicati per risalire alla fonte. Non si sa esattamente cosa cercare, ma sono sostanze solforate come se ne trovano molte in circolazione». Qualche sversamento industriale? «Non è detto - aggiunge Del Grande - può anche trattarsi di un incidente a uno scarico domestico o qualcosa di organico. Ho la sensazione che i risultati porteranno a scoprire sostanze che normalmente sono negli scarichi fognari. Può essersi trattato di un episodio isolato». Ora si attendono i risultati dall’Arpa: se saranno appurate delle anomalie saranno coinvolti il Comune e Asvt, gestore del servizio idrico, per esaminare la cartografia del corso d’acqua colpito e risalire alla fonte dei cattivi odori.

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