None

Oratorio sì, oratorio no:
vota il sondaggio e commenta

L'oratorio di Orzinuovi
L'oratorio di Orzinuovi
L'oratorio di Orzinuovi
L'oratorio di Orzinuovi

Nuovo Oratorio sì, nuovo oratorio no è il tema che da mesi divide Orzinuovi. Ora sono molti i cittadini che attendono di conoscere se la nuova amministrazione, guidata dal sindaco Andrea Ratti, ratificherà la permuta dello stadio comunale con l’oratorio, secondo la delibera assunta un anno fa dalla precedente giunta, o se l’area verde rimarrà patrimonio pubblico. La scelta divide gli orceani tra quanti sostengono il progetto della parrocchia per la realizzazione di una cittadella del giovane nell’area del campo da calcio e quanti invece vogliono che l’oratorio resti al suo posto e lo stadio rimanga a disposizione del Comune per grandi opere che si rendessero necessarie. La discussione intorno alla realizzazione di un nuovo oratorio nell’area dello stadio littorio inizia nel ’96, quando, di fronte alla necessità di ristrutturare l’oratorio Jolly, il parroco don Franco Bertanza avanza, in alternativa, l’ipotesi di una cittadella del giovane nel campo di calcio comunale. L’idea trova, sia in parrocchia che tra gli amministratori comunali dei diversi schieramenti, più oppositori che sostenitori, convincendo don Franco a ripiegare sul rifacimento dell’oratorio Jolly, incoraggiato nell’impresa dalle cospicue offerte della popolazione. Il vecchio stadio littorio continua quindi ad ospitare le gare delle squadre di calcio locali, senza che il suo destino venga messo in discussione, fino agli inizi degli anni 2000, quando, in seguito alla vasta lottizzazione dell’area del Maglio, confinante con gli impianti sportivi, l’amministrazione guidata dal sindaco Ambrogio Paiardi ritiene utile cogliere l’opportunità di realizzare, a spese del lottizzante, un nuovo stadio accanto al palazzetto dello sport, ai campi da tennis, al bocciodromo. La giunta Paiardi l’area del vecchio campo avrebbe dovuto accogliere la nuova cittadella scolastica per elementari e medie, ma il progetto, presentato ai cittadini in occasione delle elezioni amministrative del 2004, non trovò il consenso degli elettori e venne subito cestinato dalla nuova amministrazione di centro destra guidata dal sindaco Roberto Faustinelli, che provvide invece ad affidare all’architetto Andrea Bruno, lo studio per la sistemazione e la valorizzazione dell’area del campo, oltre che del parcheggio antistante il castello San Giorgio e del cortile ex Angioline. Nello stadio, accanto a strutture al servizio del plesso scolastico con auditorium multifunzionale, veniva prevista una destinazione residenziale pubblica, privata, commerciale, direzionale e l’uso a parcheggio di una parte della superficie.
Nel Novembre 2006 lo studio veniva presentato alla popolazione e subito alcuni cittadini di diversa appartenenza politica, contrari all’ipotesi di case, uffici e negozi nell’area dello stadio, davano vita ad un comitato per la salvaguardia del campo sportivo, procedendo alla raccolta di firme (quasi 2000) per un referendum con cui chiedere agli orceani di esprimersi in merito alla destinazione delle tre aree. A questo punto il parroco rispolverava l’idea della «cittadella del giovane», dotata di spazi sufficienti ad accogliere la vasta serie di attività di carattere religioso, culturale, ricreativo che l’oratorio mette in cantiere. Il progetto, ultima chance per dare un futuro all’oratorio Jolly, avrebbe potuto, secondo il sacerdote, risolvere anche la lite tra cittadini e amministratori e che aveva portato divisioni nella stessa maggioranza, facendole perdere tre consiglieri. La proposta, sposata dalla giunta Faustinelli, veniva salutata positivamente dal comitato pro campo e valutata con attenzione dalla minoranza, perché salvaguardava la valenza pubblica e sociale dell’area. Ma la strada per la sua realizzazione si è presto rivelata irta di ostacoli, primo fra tutti il controverso via libera alla cementificazione di un’area accanto all’oratorio Jolly, necessaria per reperire le risorse da destinare alla cittadella del giovane. Prima delle elezioni del giugno scorso, comune e parrocchia non hanno ratificato l’accordo per la permuta stadio-oratorio e, dopo la consultazione, sullo scambio è sceso il silenzio. A riaprire il dibattito, prima del consiglio comunale di questa sera, sono intervenuti i giovani del Jolly. «Costruire un oratorio nuovo, bello e funzionale, dovrebbe essere motivo di unione e orgoglio di tutta la città, indipendentemente dal credo politico – sostiene il loro volantino -. Fermare un progetto solo perché iniziato o sostenuto da altri precedentemente non è accettabile quando si parla dell’ educazione delle generazioni future. Le offerte date per la struttura esistente – assicurano i giovani - non andranno perse, ma valorizzate dalla permuta dell’attuale Jolly con parte dell’area del campo sportivo». Un documento sul quale si sta riaccendendo la discussione.
ORA DICCI COME LA PENSI TU:

Suggerimenti