Rimesse in
libertà le
mucche «anarchiche»

di Alessandro Gatta
Il cartello polemico che annuncia la «liberazione» delle mucche
Il cartello polemico che annuncia la «liberazione» delle mucche
Il cartello polemico che annuncia la «liberazione» delle mucche
Il cartello polemico che annuncia la «liberazione» delle mucche

Le mucche «anarchiche» sono tornate in libertà. Nella sfida a colpi di carte bollate che lo vede opposto al Comune di Manerba e l’allevatore segna un punto a suo favore. La scorsa estate gli erano state sequestrate 6 vacche, sorprese per l’ennesima volta a durante una scorribanda sulle stradae in sfregio all’ordinanza firmata dal sindaco Flaviano Mattiotti. L’altro ieri è apparso un cartello che con aria di sfida annuncia che i bovini sono state restituiti al proprietario. «Siamo state rapite al pascolo privato – si legge nel cartello firmato dall’azienda agricola Francesco – ma ora la giustizia ci ha liberate: noi non siamo un peso, ma un aiuto alla popolazione». Il dissequestro è stato confermata dalla Polizia locale della Valtenesi. «Quello di agosto è stato un sequestro probatorio – spiega il comandante Massimo Landi – e come da prassi, una volta concluse le verifiche, le mucche sono state restituite al proprietario. Diciamo pure che quel cartello è al limite della diffamazione: gli animali erano stati sequestrati dai carabinieri Forestali insieme ai veterinari dell’Ats, e non per motivi passionali ma perché il proprietario non aveva rispettato un’ordinanza, l’ennesima, a tutela della sicurezza degli animali e di chi transita per strada». La scorsa estate, infatti, le mucche erano state sorprese a scorrazzare in mezzo alla strada non una, ma due volte in pochi giorni: episodi simili si erano poi ripetuti a più riprese, il più eclatante sicuramente in primavera quando una vacca in fuga dalla stalla era finita addirittura nella piscina di un residence, e poi salvata dall’annegamento grazie ai Vigili del fuoco. «Nessuno è contro le mucche, anzi siamo tutti contenti che ci siano – conclude Landi – Il problema riguarda il modo in cui vengono gestite e curate, e tutti i danni che sono stati provocati in questi anni. Se il proprietario si dovesse comportare come si deve, è chiaro che la cosa finisce qui: l’importante è rispettare le regole, le stesse che devono rispettare tutti gli altri». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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