Salta in aria il bancomat Il blitz frutta 35 mila euro

di Silvia Avigo Valerio Morabito
Il bancomat di Desenzano fatto saltare in aria l’altra notte
Il bancomat di Desenzano fatto saltare in aria l’altra notte
Il bancomat di Desenzano fatto saltare in aria l’altra notte
Il bancomat di Desenzano fatto saltare in aria l’altra notte

Silvia Avigo Valerio Morabito Puntavano ai centomila euro caricati nel bancomat in vista del fine settimana. Ma hanno dovuto accontentarsi di 35 mila euro, ovvero la differenza tra i prelievi effettuati prima del raid e le banconote andate distrutte nell’esplosione. Ad entrare in azione attorno alle 4 del mattino nel centralissimo viale Marconi a Desenzano è stato un commando formato da almeno quattro individui che hanno agito in modo «chirurgico». IL BLITZ È DURATO meno di cinque minuti, come testimoniano le telecamere di videosorveglianza che hanno parzialmente ripreso le fasi del furto. Per fare esplodere la cassa blindata i ladri hanno utilizzato la «marmotta», ossia un ordigno artigianale che attraverso una sottile barra metallica viene inserito nella fessura del dispenser di contanti. A innescare lo scoppio è poi una scintilla prodotta da un taser o da una batteria portatile. La deflagrazione è stata potentissima, come testimoniano i residenti di viale Marconi, svegliati di soprassalto dal boato. Il bancomat della filiale Ubi è stato scardinato dal supporto e proiettato a qualche metro di distanza dalla nicchia. L’esplosione ha squarciato il box blindato. I banditi hanno razziato il denaro prima di salire su un’auto, probabilmente un suv, guidata da un complice. La macchina è sfrecciata in direzione della strada provinciale 275. Il mezzo è stato intercettato da una telecamera di videosorveglianza di un’azienda che si affaccia sulla strada per Lonato. Scattato l’allarme, sul posto è intervenuta una pattuglia del commissariato di Polizia di Desenzano che ha avviato le indagini che, come accade in questi casi, si annunciano complesse. L’esplosione ha provocato lesioni anche alle infrastrutture dell’agenzia. La banca dovrebbe tuttavia riaprire regolarmente lunedì. I tempi di ripristino del bancomat si annunciano lunghi. Quello messo a segno a Desenzano e quello sfumato a Barbariga portano a sei il numero degli assalti tentati o riusciti a bancomat e sportelli Atm delle Poste. Ad aprire la serie del 2010 il raid andato a vuoto il 25 gennaio all’agenzia Ubi Banca di Quinzano. La stessa notte i banditi sono invece riusciti a razziare quasi 100 mila euro facendo saltare in aria il bancomat dell’Ubi Banca a San Bartolomeo in città. Il 31 gennaio una pattuglia dei carabinieri ha messo in fuga una «batteria» di ladri che si preparava a svaligiare il Postamat di Trenzano. Ancora Atm delle Poste nel mirino il 3 febbraio a Calcinato. I ladri devastano gli uffici con una carica di esplosivo eccessiva, raggranellando solo 50 euro. NEL 2019 SI SONO registrati 51 colpi, quasi uno a settimana. Oltre a due casse continue, i blitz hanno riguardato 8 postamat e 41 bancomat. Nel 79 per cento dei casi, i ladri sono riusciti a fuggire con denaro contante. Le bande hanno ormai abbandonato la strategia dell’acetilene, che veniva inoculato con un sottile cannello attraverso la feritoia da cui escono le banconote. Una volta che il forziere blindato era saturo di gas, veniva innescata l’esplosione. Il sistema presenta però delle controindicazioni: basta calibrare male il gas iniettato e l’esplosione distrugge il bancomat e le banconote, senza contare il rischio di uno scoppio incontrollato. Ora i ladri hanno ripiegato sulla «marmotta». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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