Al Monastero è tornata la pace

di F.SCO.
Accordo raggiunto tra Comune e Parrocchia sul monastero
Accordo raggiunto tra Comune e Parrocchia sul monastero
Accordo raggiunto tra Comune e Parrocchia sul monastero
Accordo raggiunto tra Comune e Parrocchia sul monastero

Una data storica quella dell’8 luglio, per la fruizione della parte pubblica e religiosa del Monastero di san Pietro in Lamosa a Provaglio d’Iseo. DOPO DECINE di anni passati da «separati in casa», i due enti: la parrocchia e il Comune, che negli anni hanno lavorato come vicini, ma mai sinergicamente, hanno deciso di intraprendere un cammino comune, seppur mantenendo la propria identità. Se non fossimo a Provaglio d’Iseo, potremmo dire che Peppone e don Camillo si sono presi sotto braccio per camminare sulla stessa strada. Il dato sostanziale di cronaca è che la Parrocchia, proprietaria della parte ecclesiale, il Comune proprietario della parte pubblica del Monastero e i due enti gestori, l’associazione Amici del Monastero, che si occupa della chiesa e della proprietà parrocchiale e la Fondazione culturale san Pietro in Lamosa, che avendo nei mesi scorsi vinto il bando pubblico si è riconfermata gestore della parte pubblica di proprietà comunale, hanno dunque stretto uno «storico» accordo di collaborazione. «Il complesso monasteriale è un unicum riconosciuto dalla Sovrintendenza dei beni culturali - hanno spiegato Giancarlo Onger presidente della Fondazione San Pietro in Lamosa, Giambattista Auditore dell’associazione Amici del monastero, il parroco don Giovanni Gritti e il sindaco Enzo Simonini -. Per questo era necessario trovare un accordo per una gestione integrata della parte pubblica e religiosa». A breve sarà elaborato un sistema di emissione di un unico biglietto d’ ingresso il cui importo è ancora da stabilire. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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