Alberi abbattuti dalla neve Torrenti a rischio alluvione

di ALESSANDRO ROMELE
La frana caduta in Valpintana
La frana caduta in Valpintana
La frana caduta in Valpintana
La frana caduta in Valpintana

Ieri il meteo ha concesso una tregua sul lago di Iseo consentendo ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile intercomunale coordinata dalla Comunità Montana di effettuare un censimento dei danni -peraltro limitati -, è programmare una serie di interventi in chiave di prevenzione. Rispetto a quello che ci si sarebbe aspettato dopo l'abbondante nevicata che ha interessato la zona nelle scorse ore, gli operatori dei distaccamenti sono stati impegnati soprattutto in opere di pulizia, bonifica e messa in sicurezza dei passaggi pericolosi, come i marciapiede, le vie e le piazze. A MARONE, continua il monitoraggio della frana che ha colpito la Valpintana: nel pomeriggio di lunedì si sono staccati diversi metri quadrati di massi dal versante che da sul torrente Opolo. Nessun pericolo ne allarme: servirà mantenere alta l'attenzione per capire come il distacco sia potuto accadere, e soprattutto per lavorare e sistemare la situazione. Operazioni che però verranno eseguite solamente una volta sparita la neve. Sempre a Marone, più a sud, il torrente è stato interessato dalla caduta di diversi alberi, nei pressi dell'abitato della frazione di Ariolo. Anche in questo caso, nessun pericolo imminente: questa mattina i volontari saranno sul posto per una prima messa in sicurezza. AD AVERE LA PEGGIO – scrive invece in una nota Coldiretti Brescia - sono stati i preziosi uliveti del Sebino, in particolare nel comune di Sale Marasino, dove si contano danni ingenti e numerose piante distrutte a causa della neve. Nadia Turelli, titolare dell'azienda Agricola Leonardo ha spiegato come sia stato scioccante la visone del proprio campo sulle colline di Maspiano che ha pagato dazio all’ondata di maltempo. «Ho visto i rami dei nostri ulivi cedere completamente sotto il peso della neve. La situazione è molto grave perché i rami rotti o rovinati, produrranno olive in modo ridotto o addirittura nullo», spiega l’imprenditrice agricola. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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