Ambientalisti in pressing: «I gruppi dei cacciatori restino fuori dal direttivo»

di S.DUC.
Gli ambientalisti chiedono un taglio netto con il mondo venatorio
Gli ambientalisti chiedono un taglio netto con il mondo venatorio
Gli ambientalisti chiedono un taglio netto con il mondo venatorio
Gli ambientalisti chiedono un taglio netto con il mondo venatorio

È fissata per mercoledì l’assemblea per il rinnovo dei vertici delle Torbiere. E non mancano le preoccupazioni. A invocare la massima attenzione nelle scelte dei nuovi gestori sono Legambiente Franciacorta, Lac, Schiribilla Amici della Riserva e Monte Alto. «Invitiamo gli enti ad eleggere un presidente dotato di adeguate e comprovate competenze e che non abbia esperienze personali e lavorative che risultino in esplicita contrapposizione con i fini di tutela della Riserva, quali ad esempio passate o attuali appartenenze o partecipazioni ad associazioni o federazioni legate al mondo venatorio». I VOLONTARI fanno notare: «Le Torbiere del Sebino sono zona di speciale Conservazione. Questo è un passaggio fondamentale per la piena attuazione della Rete Natura 2000 perché garantisce l’entrata a pieno regime di misure di conservazione specifiche e offre una maggiore sicurezza per la gestione della rete e per il suo ruolo strategico finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2020». TRA I PUNTI cruciali da risolvere c'è quello della zona delle Lamette soffocata dalla plastica e che ha urgente bisogno di un intervento di bonifica adeguato. Resta caldo anche il tema relativo alla carenza del sistema fognario dei tre comuni: Provaglio, Iseo e Corte Franca, che inquinano le acque dell'area palustre «e che incidono negativamente sulle popolazioni di uccelli, pesci, mammiferi, anfibi e insetti e sulla particolare vegetazione presenti». La risoluzione del problema dei capanni da caccia sull’acqua di fronte alle Lamette, è stata fondamentale. «Riteniamo - spiegano le associazioni - che sia importante portare avanti una valutazione di incidenza complessiva dell'impatto sul sito dell'attività venatoria dagli appostamenti a terra e in forma vagante. E che possa essere intensificata la vigilanza e il controllo di questo prezioso territorio, ad ora inadeguati. L’area è ampia e vi sono problematiche, illegalità e illeciti che emergono quasi quotidianamente».

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