Ancora senza nome il giovane investito Era senza dimora

di S.DUC.

È ancora un mistero l’identità dell’uomo investito mortalmente venerdì sera in via Chiari a Coccaglio. Le uniche notizie certe sul ragazzo che si presume abbia circa trent’anni, è che sia di origine tunisina, senza fissa dimora. Spesso lo sfortunato giovane veniva visto in zona dando l’impressione di avere bevuto: soggiornava a turno da connazionali o dove gli capitasse di trovare un rifugio per la notte. Alle 22 l’altra sera su di giri, si è gettato più volte in mezzo alla strada, lungo la Provinciale 11, (in base alle testimonianze degli automobilisti) nel tentativo di fermare le auto in arrivo e farsi dare un passaggio verso il centro. LE SEGNALAZIONI di pericolo sono arrivate repentine alla centrale operativa dei carabinieri di Chiari che hanno mandato una pattuglia immediatamente sul posto. Purtroppo, pochi minuti dopo l’allarme, il suv Nissan Qashqai l’ha investito, lasciandolo disteso sull’asfalto senza vita. Per il conducente dell’auto è stata un’esperienza scioccante, a quanto riferito. L’automobilista, classe ’69 di Pontoglio, si stava recando al lavoro a Coccaglio per cominciare il turno di notte in azienda. I rilevamenti eseguiti dalla Polstrada di Iseo, che insieme ai carabinieri e ai soccorritori, sono arrivati in un attimo, hanno potuto solo che far luce su un quadro che fin dall’inizio è stato chiaro, questo anche in base ai testimoni. Nelle tasche del ragazzo non sono stati trovati i documenti, ma a pochi metri da lui c’era il suo cellulare, da cui forse gli inquirenti potranno estrapolare qualche numero utile per scoprire chi fosse. •

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