Arriva l’esercito dei cacciatori a liberare le Torbiere dai rifiuti

di Alessandro Romele
I cacciatori impegnati a caricare i rifiuti su una delle barche messe a disposizione dai pescatoriPlastica, palloni e materiale di ogni genere sparso tra i cannetiI rifiuti sono stati trasportati sul battello spazzinoDecine i sacchi riempiti dai volontari durante la giornata
I cacciatori impegnati a caricare i rifiuti su una delle barche messe a disposizione dai pescatoriPlastica, palloni e materiale di ogni genere sparso tra i cannetiI rifiuti sono stati trasportati sul battello spazzinoDecine i sacchi riempiti dai volontari durante la giornata
I cacciatori impegnati a caricare i rifiuti su una delle barche messe a disposizione dai pescatoriPlastica, palloni e materiale di ogni genere sparso tra i cannetiI rifiuti sono stati trasportati sul battello spazzinoDecine i sacchi riempiti dai volontari durante la giornata
I cacciatori impegnati a caricare i rifiuti su una delle barche messe a disposizione dai pescatoriPlastica, palloni e materiale di ogni genere sparso tra i cannetiI rifiuti sono stati trasportati sul battello spazzinoDecine i sacchi riempiti dai volontari durante la giornata

Un centinaio di cacciatori da tutta la provincia ha risposto all’appello di Gianbattista Bosio, presidente della Riserva delle torbiere: nella mattinata di sabato si sono rimboccati le maniche e, sfidando il freddo pungente, armati di sacchi neri e rastrelli, hanno lavorato per ripulire l’area delle Lamette prospicente a Clusane d’Iseo dalla plastica che, nel corso degli anni, si è accumulata e si è depositata in mezzo ai canneti. IL BILANCIO è notevole: quintali di materiale sono stati portati al battello spazzino - messo a disposizione dell’Autorità di Bacino - che ha poi provveduto al loro smaltimento. Bottiglie di plastica, palloni, pezzi di imbarcazioni, borsine e contenitori, vasi e taniche, alcuni caschi da motociclista, polistirolo, vecchie boe, ciabatte e sandali: tutto materiale trasportato dalle correnti e imprigionato tra le canne. «Abbiamo deciso di scendere in campo - ha spiegato Gianbattista Bosio, anche esperto cacciatore - per dimostrare che il mondo venatorio è più che sensibile alla tematica ambientale. La presenza massiccia di tanti amici cacciatori da tutte le sezioni ne è la prova. È giusto dire che nessuna di queste persone andrà mai a caccia nelle Torbiere, dove l’attività è vietata: quello che mandiamo è un segnale forte di civiltà. È bello vedere così tante persone che amano il proprio territorio, attivarsi per il bene comune». Il ritrovo era stato fissato alle 7.30 al porto di Clusane: da qui, una ventina di imbarcazioni, messe a disposizione dai pescatori locali, hanno solcato il lago fino a giungere ai canneti della Riserva, dove Il triste ed allarmante spettacolo della sporcizia ha dato mostra di se. I cacciatori sono scesi e si sono inoltrati nella zona protetta, raccogliendo quintali di immondizia. «Sentiamo tante polemiche sul mondo venatorio - ha chiarito Marco Bruni, Presidente Provinciale di Federcaccia Brescia - e la risposta migliore è questa: un gruppo unito, che ha colto al volo la richiesta di un amico. Siamo certi di fare qualcosa di utile, in modo concreto e non a parole». «Sono azioni - ha invece sottolineato Domenico Bianchi, consigliere di Federcaccia e referente per il Basso Sebino - che abbiamo sempre fatto, senza farci pubblicità, anche quando utilizzavamo i capanni di caccia galleggianti di fronte alla Riserva. È giusto però che anche l’opinione pubblica si faccia un’idea della nostra attività di salvaguardia del territorio». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti