Bimba di 7
mesi soffocata
da un palloncino

di Simona Duci
L’ambulanza della Croce Rossa intervenuta ieri sera in  via Gorini
L’ambulanza della Croce Rossa intervenuta ieri sera in via Gorini
L’ambulanza della Croce Rossa intervenuta ieri sera in  via Gorini
L’ambulanza della Croce Rossa intervenuta ieri sera in via Gorini

Una bambina di 7 mesi è rimasta soffocata da un brandello di gomma di un pallocino scoppiato. La tragedia immane si è consumata in un’abitazione di Palazzolo poco prima delle 19 di ieri. I tentativi di rianimare la piccola e i tempestivi soccorsi non sono bastati ad evitare il dramma che si è consumato in una manciata di minuti in un alloggio di via Gorini in centro al paese. Stando alla prima ricostruzione dei carabinieri intervenuti per ricostruire la disgrazia, la piccola stava giocando a pochi metri di distanza dai genitori. Mentre gattonava sul tappeto avrebbe preso in mano il brandello di un palloncino scoppiato e lo avrebbe portato in bocca. Il pezzetto di gomma sarebbe finito nelle prime vie respiratorie della bimba. I genitori di origine indiana quando si sono accorti che la figlioletta era diventata cianotica e non respirava hanno telefonato al 112. Dal quartier generale della Croce rossa di Palazzolo, l’ambulanza è partita a sirene spiegate. Una corsa contro il tempo per cercare di salvare la piccola, che è stata trovata praticamente in fin di vita. In un crescendo di disperazione M.S. è stata portata con l’ambulanza nella piazza dove è stata caricata sull’eliambulanza. I CARABINIERI della stazione di Palazzolo, guidati dal comandante Francesco Cerasola, e i militari del Radiomobile sono rimasti per lungo tempo, nell’abitazione della famiglia, per le testimonianze e verificare ogni dettaglio sulla dinamica della vicenda, che secondo gli inquirenti non ha responsabilità di terzi. Ma la conclusione è che sia trattata di una tragica fatalità. Quando l’eliambulanza è atterrata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo era già senza vita. Nonostante il prodigarsi dei medici rianimatori l’arresto cardiorespiratorio non era reversibile. Nelle prossime ore il magistrato di turno deciderà se disporre degli accertamenti medico-legali. •

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