C’è un ramo pericolante Il comandante dei Vigili lo taglia con la motosega

di G.Z.
Un fermo-immagine del comandante che risolve il problema
Un fermo-immagine del comandante che risolve il problema
Un fermo-immagine del comandante che risolve il problema
Un fermo-immagine del comandante che risolve il problema

Ha risolto di persona una questione che si trascinava da tempo imbracciando lui, in divisa, una motosega, riscuotendo i complimenti dei cittadini e una valanga di «mi piace» sui social . COSÌ il comandante della Polizia locale di Iseo, Giovanni Peroni, ha neutralizzato il pericolo costituito da alcuni grossi rami secchi che dal confine delle Torbiere sebine fuoriuscivano sulla tangenziale Sud: li ha tagliati di persona con la motosega. «CHE QUEI RAMI costituissero un pericolo e che potessero provocare degli incidenti, specialmente ai danni dei motociclisti e dei ciclisti, mi era stato segnalato da più persone - racconta il comandante Peroni-. Lo scorso maggio ho scritto all’ente gestore delle Torbiere sollecitando un suo intervento. Niente. Allora ho telefonato allo stesso ente, ma mi è stato risposto che toccava alla Provincia occuparsene». Il comandante Giovanni Peroni, si sa, è un uomo che sa stare al suo posto e che non perde mai la calma, ma è anche uno che ha la testa dura, che non molla. «IN TEMA di sicurezza non si scherza- dice, con il sorriso di chi sente di aver fatto la cosa giusta-. Quel tratto di strada, che corre appena dopo la rotonda di Sassabanek per chi viaggia verso il campo sportivo, è a scorrimento veloce: anche per questo il rischio che qualcuno potesse farsi parecchio male era molto alto». E così, l’altro giorno, ha chiesto una motosega in prestito a un amico, ha fatto fermare l’auto della Polizia locale a bordo della tangenziale Sud, con le luci di posizione e il lampeggiante accesi, e s’è improvvisato taglialegna. Alla fine ha postato su Facebook due fotografie che immortalano il prima e il dopo, con un fermo immagine del suo intervento risolutore armato di motosega. Inutile dire che i «mi piace» sui social, i complimenti e anche i commenti divertenti si sono sprecati. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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