Si cercano tre uomini

Capra sgozzata e decapitata nel bosco di Ome. Minacciata una donna, indagini in corso

di Simona Duci

Una capra è stata sgozzata viva e poi decapitata nel bosco di Ome, presumibilmente a scopo rituale. Tre uomini, due stranieri e un residente, armati di coltelli e mannaia, senza alcun permesso sanitario, hanno fatto a pezzi l'animale, concludendo l'operazione con un colpo che ha mozzato il capo.

Ma durante questa macellazione clandestina sono stati sorpresi da una donna residente nei paraggi, attirata dai belati disperati dell'animale sottoposto al "sacrificio".

La donna ha così assistito all'azione raccapricciante e ne ha documentato con alcune fotografie l'atroce scena. Dopo essere stata minacciata verbalmente dal gruppo di macellai, si è recata dai carabinieri per la denuncia. Ma quando i carabinieri sono giunti sul posto la carcassa era già stata fatta sparire.

Solo le indagini di Ats Brescia e militi dell'Arma potranno dare maggiori informazioni sul caso. Si ricorda che la pratica, estremamente cruenta, è consentita in Italia solo in uno degli oltre 200 macelli autorizzati. In caso di macellazione “familiare”, eseguita per festeggiare delle ricorrenze religiose servono autorizzazioni specifiche, altrimenti l'operazione risulta illegale e perseguibile per legge (secondo il Regolamento comunitario 1099/2009, Decreto Legislativo 131/2013 - articolo 6 del Decreto Legislativo 6 novembre 2007).

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