Caserma, il progetto cerca ali per decollare

di Massimiliano Magli
Le palazzine scelte per ospitare la nuova caserma dei carabinieri
Le palazzine scelte per ospitare la nuova caserma dei carabinieri
Le palazzine scelte per ospitare la nuova caserma dei carabinieri
Le palazzine scelte per ospitare la nuova caserma dei carabinieri

In passato carcere, oggi sede degli uffici dell’Agenzia delle Entrate, in un futuro, non si sa quanto prossimo, caserma della Compagnia dei carabinieri di Chiari. Il Comune ha voluto ribadire quello che era un intento già annunciato un paio di anni fa: ricavare la caserma nel complesso di via Rota, a nemmeno 200 metri dal luogo in cui sorge l’attuale sede della Compagnia. IL PROGETTO è in fase di definizione dal punto di vista tecnico, ma uno studio di massima era già stato fatto con il comandante Stefano Giovino, che ha lasciato a settembre il comando della Compagnia di Chiari. «Lo stesso progetto - spiega il sindaco Massimo Vizzardi - lo abbiamo ripreso con l’attuale comandante Carlo Pessini, al quale abbiamo presentato le prospettive legate al rilancio delle due palazzine di via Rota». Qui, infatti, grazie alla demolizione di un edificio sarà possibile ricavare anche un grande piazzale da destinare a parcheggio dei mezzi dei carabinieri. Nell’attuale parcheggio a ridosso dell’Agenzia delle Entrate è prevista inoltre l’edificazione degli alloggi dei militari, concepiti come sei unità residenziali a schiera. L’edificio destinato a caserma sarà sottoposto anche a un importante adeguamento antisismico, sebbene la costruzione del carcere mandamentale avesse già comportato interventi di un certo spessore sotto il profilo edilizio. I costi sono decisamente diversi da quelli prospettati dalla precedente amministrazione comunale, che metteva sul piatto ipotesi che raggiungevano i 10 milioni di euro. Il vecchio progetto, con la spending review voluta dai vari Governi a tutti i livelli, aveva infatti rimodulato di gran lunga i costi e le dimensioni di questi edifici. Il costo del nuovo comando è stimato in 3,874 milioni di euro. È pur vero che i precedenti preventivi dovevano tenere conto dell’acquisizione delle aree e della costruzione di immobili ex novo, «ma la ristrutturazione e i potenziamenti in chiave antisismica - ricordano dagli uffici comunali - hanno costi spesso superiori a un edificio nuovo». A consentire di coronare un sogno rincorso da 8 anni cosa poteva mancare se non i quattrini? Il Comune ha infatti già avanzato la richiesta di finanziamento al Governo nei mesi scorsi, ma la risposta arrivata da Roma per ora è stata picche. Il problema attuale è dunque quello di trovare le risorse: somme che dovranno consentire anche il trasloco dell’Agenzia delle Entrate in piazza Rocca, all’interno della vecchia sede dell’istituto Einaudi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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