ALESSANDRIA

Cede di schianto la soletta. Operaio di Chiari muore in un cantiere di Amazon

di Massimiliano Magli
Il cantiere di Alessandria teatro della tragedia costata la vita al padre di famiglia residente a Chiari deceduto dopo una caduta da 10 metri
Il cantiere di Alessandria teatro della tragedia costata la vita al padre di famiglia residente a Chiari deceduto dopo una caduta da 10 metri
Il cantiere di Alessandria teatro della tragedia costata la vita al padre di famiglia residente a Chiari deceduto dopo una caduta da 10 metri
Il cantiere di Alessandria teatro della tragedia costata la vita al padre di famiglia residente a Chiari deceduto dopo una caduta da 10 metri

Chiari in lutto per la tragedia avvenuta ieri mattina ad Alessandria. In un cantiere edile è morto a causa del crollo di una struttura prefabbricata il 50enne di origine albanese Flamur Alsela. Nell’incidente sono rimasti feriti altri cinque operai ricoverati negli ospedali di Alessandria e Novi Ligure: un 43enne è prognosi riservata. La soletta che la vittima e i colleghi stavano rinforzando con una gettata di calcestruzzo ha ceduto di schianto all’improvviso. La caduta da dieci metri di altezza non ha lasciato scampo al 50enne. L’enorme peso del manufatto è finito sugli altri componenti della squadra, ma per fortuna non ci sono state altre vittime. Alsela era dipendente della Edil Emme impegnata nei lavori del Marengo Retail Park, polo commerciale dove è incorso la realizzazione di un maxi capannone per la logistica di Amazon. Oltre alla moglie Majlinda, l’operaio lascia il figlio Esmeraldo, studente universitario di 22 anni. L’infortunio è avvenuto alle 9 di ieri mattina. Il sindaco di Chiari Massimo Vizzardi, come il sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica, hanno voluto esprimere «la massima vicinanza delle Amministrazione comunali alla famiglia di Flamur, per una morte tanto assurda e ingiusta». Restano da definire il giorno e l’ora delle esequie. Non è escluso che la famiglia opti per il rimpatrio. La salma in queste ore a disposizione della magistratura per un’eventuale autopsia. Sulla vicenda è intervenuto anche il mondo sindacale, con Franco Amorsino, segretario generale della Cgil. «Questi cantieri sono gestiti con poca attenzione. Si lavora di fretta – afferma -, i tempi sono sempre più importanti dell’attenzione. Non abbiamo ancora i particolari dell’accaduto, quindi non possiamo trarre conclusioni sulle colpe, ma quando muore qualcuno vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Siamo stanchi di scrivere le nostre condoglianze, proprio all’indomani del 28 aprile, Giornata mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro, e a un paio di giorni dal Primo Maggio». Per lunedì, le sigle sindacali alessandrine hanno proclamato quattro ore di sciopero. Flamur Alsela aveva compiuto il mezzo secolo di vita martedì scorso. Struggente il messaggio del fratello della vittima Dritan con un post su Facebook: «Sei giorni fa mi avevi promesso che ci saremmo rivisti nei prossimi giorni. Perché te ne sei andato così presto?». La procura ha aperto nel frattempo un fascicolo sulla tragedia. Un atto dovuto per consentire di fare piena luce sull’ennesimo tragico infortunio sul lavoro. •.

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