Chiude l’attività per mancanza di successori e, invece di piangersi addosso, decide di godersi la pensione dando una lezione di generosità davvero unica. Succede a Chiari: Erminio Menni, con l’arrivo dell’autunno, ha deciso di abbassare per sempre la saracinesca del suo negozio in via Cortezzano e salutare la fine di una vita lavorativa senza spendere in brindisi né feste, bensì nell’acquisto di un defibrillatore automatico donato al Polo delle Primarie: l’apparecchiatura è in grado di salvare la vita grazie alla tecnologia innovativa. Nei giorni scorsi il sindaco, Massimo Vizzardi, con Erminio Menni hanno consegnato il defribillatore nelle mani di uno studente, ricevendo i ringraziamenti anche della dirigente Patrizia Gritti per un dono decisamente insolito. «Un gesto bellissimo e da un significato enorme - hanno commentato il sindaco Massimo Vizzardi e l’assessore comunale al Commercio Domenico Codoni -: la generosità di chi non considera finita la sua utilità chiudendo lo storico negozio, ma compie un gesto di speranza passando un testimone prezioso alle nuove generazioni». Tra genitori, nonni e bisnonni finisce l’esperienza di una polleria vecchia di 90 anni, un tempo mercato a cielo aperto in quella che per tutti era piazza dei Polli e che da anni è piazza Tirana (all’anagrafe è piazza San Marco), ovvero del caporalato nei confronti degli immigrati albanesi e kosovari. Menni, classe 1956, deve tutto al bisnonno Bortolo, che alla fine dell’Ottocento iniziò l’attività acquistando polli, uova, anatre e pennuti nella campagne del paese per poi venderle nella piazzetta a pochi metri dall’attuale negozio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA