LAGO D'ISEO

Cinghiali al pascolo tra le case, torna l'allarme >>>IL VIDEO

di Simona Duci
Lunedì sera la fuga per le strade di Zurane di un esemplare ferito è stata senza lieto fine. A Corte Franca branco allontanato dopo essere monitorato con i droni
Sulle strade razzolano sempre più spesso dei porcastri un incrocio tra animali selvatici e suini
Sulle strade razzolano sempre più spesso dei porcastri un incrocio tra animali selvatici e suini
Cinghiali al pascolo tra le case

Sono tornati. Si aggirano in piccoli branchi durante le ore notturne, avvicinandosi alle abitazioni di Provaglio d'Iseo e dintorni. Sono cinghiali selvatici, spesso porcastri animali frutto di incroci con i suini introdotti da allevatori e poi abbandonati al loro destino. Durante le scorribande rovesciano i composter, spargono l’immondizia e sono un potenziale rischio per l’incolumità degli automobilisti.

L'ultimo avvistamento risale a lunedì sera

L’ultimo avvistamento risale a lunedì sera: i residenti di via Olimpia a Provaglio hanno accolto con curiosità il passaggio di un esemplare di piccola taglia. Che per diverse ore ha scatenato una caccia incruenta da Zurane. Con gli smartphone è stato è stato paparazzato durante la fuga. In tanti sono rimasti davanti alla finestra per filmare l’inaspettato visitatore.

L’epilogo è stato triste: l’animale ferito gravemente, ha vagato in cerca di cibo e aiuto fino allo stremo delle sue forze. Poi agitatissimo ha lasciato il centro urbano alle prime luci dell’alba di martedì, e si è diretto verso il bosco, avvistato anche dalla Polizia provinciale che è intervenuta sul posto per rimuovere la carcassa.

La carcassa del cinghiale morto dopo la fuga da Zurane
La carcassa del cinghiale morto dopo la fuga da Zurane

Un fenomeno in ripresa nelle ultime settimane

Che finisca bene o male, fatto è che il fenomeno dei cinghiali nei centri urbani in Franciacorta, sono in ripresa nelle ultime settimane. La causa sono proprio quelle braccate sul monte che spingono i branchi a valle per trovare una via di fuga. I cinghiali poi scesi in pianura, spesso vi si stabiliscono per alcuni giorni trovando terreno fertile in prati, colture, e rifiuti di cui si cibano.

A Corte Franca, negli scorsi giorni, un branco è stata riportato sulla retta via grazie ai droni. I cinque esemplari avvistati mentre viaggiavano per le strade, allo scoccare delle tre, hanno fatto la loro apparizione per diverse nottate, creando preoccupazione per la sicurezza stradale. La Polizia locale intervenuta con la camera termica in volo, ha potuto studiare il percorso del branco, determinando nel giro di un paio di escursioni, tutto il viaggio svolto in entrata e uscita dall’area urbana. Informazioni che hanno poi garantito la messa in sicurezza del territorio.

La mappa dei branchi attorno alle Torbiere, tracciata con i droni
La mappa dei branchi attorno alle Torbiere, tracciata con i droni

Nel frattempo nel mezzo dei due territori citati, nella Riserva delle Torbiere del Sebino per i continui avvistamenti è stato approvato il piano di contenimento. Ma se la gestione del problema fosse peggio del problema stesso si chiedono in molti? In Franciacorta i cinghiali sono stati introdotti per decenni, e che la questione è sfuggita di mano, proprio a chi è stato dato l’onere di contenere il danno. Ma gli esperti si dividono: le associazioni agricole e la Regione sostengono che la soluzione al problema passa solo dalla caccia di selezione. •.

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