Controlli «soft», due avvocati nei guai

di PA.CI.
Controlli fiscali «pilotati»  in cambio di denaro: l’inchiesta si allarga
Controlli fiscali «pilotati» in cambio di denaro: l’inchiesta si allarga
Controlli fiscali «pilotati»  in cambio di denaro: l’inchiesta si allarga
Controlli fiscali «pilotati» in cambio di denaro: l’inchiesta si allarga

Ci sono anche due avvocati del foro di Brescia tra gli indagati della inchiesta della Procura di Brescia su una serie di controlli fiscali ammorbiditi da parte della Guardia di Finanza di Chiari a favore di imprenditori che si appoggiavano a uno studio di consulenza di Castrezzato in grado di fornire tutti gli strumenti per evitare, tra le altre cose, di pagare le tasse. Favoreggiamento personale il reato contestato ai due professionisti che questa mattina compariranno davanti ai giudici de Riesame. I DUE LEGALI avrebbero «aiutato» alcuni degli altri indagati a cercare di tenere nascoste le prove della corruzione quando nei mesi scorsi le Fiamme Gialle di Chiari hanno acceso un faro sull’attività dello studio di consulenza. A insospettire i militari una strana consulenza da 60mila euro fatta dallo studio a favore di un imprenditore. Per i finanzieri si sarebbe trattato invece di una mazzetta per ammorbidire i controlli. Sette le persone finite in carcere, quasi tutte tornate in libertà. oltre alla titolare dello studio, Natalina Noli, e al suo commercialista, Giorgio Passeri, sono finiti in manette anche un imprenditore, Mauro Sala, il comandante dei vigili di Castrezzato, Matteo Olivari e tre militari della Finanza: il luogotenente Antonio Romano, l’ispettore Antonio Piccolo e il militare in pensione, Marco Gisonna. Nel corso dei controlli anche gli uffici dei due avvocati sarebbero stati perquisiti. I finanzieri se ne sarebbero andati con diversi documenti e proprio sull’utilizzabilità o meno di queste carte dovrebbe vertere il ricorso di questa mattina. Strettissimo, almeno per il momento, il riserbo, sull’identità dei due avvocati. •

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