Disagi e corse sostitutive A quasi un mese dal rogo la linea rimane interrotta

La Brescia-Edolo resta interrotta
La Brescia-Edolo resta interrotta
La Brescia-Edolo resta interrotta
La Brescia-Edolo resta interrotta

A quasi un mese dall’incendio nello stabilimento della Feltri di Marone, la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo è ancora interrotta in un tratto di 10 chilometri tra Sale Marasino e Pisogne. TRENORD ha istituito un servizio di bus sostitutivi lungo la tratta, ma questo costringe i pendolari della zona a partire 20 minuti prima con ritardi e altri notevoli disagi, tanto che molti viaggiatori sono costretti a ricorrere all’auto privata. Disagi per i pendolari ma anche per i turisti. Nell’enclave del Sebino, molto frequentata dagli appassionati di escursioni in bicicletta, in questi giorni non è possibile viaggiare a bordo dei mezzi pubblici con la propria mountain bike. Eppure il gestore della tratta ferroviaria, all’indomani dell’incendio divampato il 19 aprile, aveva garantito che i disagi sarebbero stati risolti nel volgere di pochi giorni. Da non sottovalutare nemmeno i disagi per gli addetti ai lavori, i dipendenti di Trenord e delle società di autotrasporto che transitano in zona, costretti a modificare i turni di lavoro per riuscire a garantire il servizio, che risente oltretutto del nuovo traffico su strada in sostituzione dei treni. «Per questo servirebbe un maggior controllo della polizia municipale di Pisogne e di Sale Marasino, dove gli autobus fanno sosta straordinaria per il trasbordo treno-bus - osserva Dario Balotta di Legambiente Sebino -. Prefetto, Comuni e Ferrovie Nord devono fare in fretta per superare l’emergenza e ripristinare la normalità». I disagi - che hanno un costo stimato in 80 mila euro al giorno - hanno rinfocolato le polemiche alimentate da un’altra vicenda legata alle ferrovie: «Un mese fa sono arrivati quattro treni dotati di dispositivi di sicurezza a sostituire le vecchie motrici diesel, peccato però che non siano predisposti per accogliere le bici a bordo. Un problema non da poco dato che parliamo di una zona di grande richiamo turistico, oltretutto all’inizio della bella stagione», conclude Balotta.

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