Dream Team Passirano Un calcio alle barriere

L’inclusione passa anche da un campo da calcio: a Passirano il calcio per disabili è al centro di un progetto dedicato
L’inclusione passa anche da un campo da calcio: a Passirano il calcio per disabili è al centro di un progetto dedicato
L’inclusione passa anche da un campo da calcio: a Passirano il calcio per disabili è al centro di un progetto dedicato
L’inclusione passa anche da un campo da calcio: a Passirano il calcio per disabili è al centro di un progetto dedicato

È nato un «Dream team», targato Asd calcio Passirano Camignone. Il progetto inclusivo che ha preso il via grazie alla sensibilità del suo responsabile organizzativo, Andrea Tognaccini, è rivolto a ragazzi con disabilità, senza limite di età. Le basi sono state gettate un anno fa. «Era da tempo che avevo questo desiderio – ammette Tognaccini –, ovvero quello di usare la prorompente carica aggregativa del calcio per coinvolgere i disabili nello sport più bello del mondo. Avendola vissuta in prima persona, con mio fratello, che ha sempre ottenuto grandi benefici dallo sport, volevo rendere strutturale e inclusivo il soccer». La squadra ha reclutato ragazzi che hanno disabilità di tipo cognitivo, intellettivo e patologie di tipo psichiatrico. «Approfondendo il tema – racconta Tognaccini - ho scoperto che la Federazione italiana calcio, aveva una propria divisione di calcio sperimentale paraolimpico, con un vero e proprio campionato». Le squadre sono iscritte e tesserate, e giocano a livello nazionale. Ogni regione ha il proprio campionato. «La prima squadra per disabili – continua Tognaccini - è stata costituita 10 anni fa, proprio nel bresciano, dalla FeralpiSalò. Vuole il caso che fossimo già affiliati a loro con il settore giovanile come Passirano calcio, quindi è stato facile confrontarci». Un’iniziativa impegnativa. «Il primo passo –racconta il responsabile - è stato quello di contattare tutte le cooperative e le istituzioni, del territorio. Per verificare quelli che sarebbero potuti essere degli interlocutori. E capire quanti fossero i ragazzi appassionati di calcio che avessero la voglia di partecipare». Al progetto partecipano ragazzi che sono stati reclutati dal centro diurno della cooperativa la nuova cordata di Iseo, dalla Scotta di Capriolo, dal Germoglio di Paratico e molti altri. Sono stati gli stessi direttori delle strutture o gli educatori a segnalarli. A servizio del progetto, un team di professionisti qualificati nel settore, come ha spiegato il responsabile «Abbiamo a disposizione una psicologa, per la parte emotiva e di relazione, e tre, allenatori, con competenze di scienze dell’educazione, motorie e con esperienza nel lavoro della disabilità - precisa, sottolinea Tognaccini. L’intento è quello di far sentire i ragazzi parte integrante di qualcosa di importante. Sia da un punto di vista prettamente tecnico calcistico, che nell’aspetto emotivo e di interazione i risultati sono stati positivi. Nei prossimi mesi, la squadra parteciperà al campionato regionale. Il torneo si svolgerà al Centro sportivo Bettinelli a Milano. I costi del progetto sono onerosi, per trasferte, pulman, abbigliamento attrezzature, e staff, tutto è capo alla società, ma è stato reso possibile anche grazie ai tanti sponsor. Per il nuovo anno il progetto è stato patrocinato anche dal Comune con un contributo speciale di 5 mila euro. •.

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