Ecco la Predore, prima ibrida d’acqua dolce

di Giuseppe Zani
La messa in acqua della motonave Predore, primo battello di linea a propulsione ibrida sui laghi italiani
La messa in acqua della motonave Predore, primo battello di linea a propulsione ibrida sui laghi italiani
La messa in acqua della motonave Predore, primo battello di linea a propulsione ibrida sui laghi italiani
La messa in acqua della motonave Predore, primo battello di linea a propulsione ibrida sui laghi italiani

Per tutto il mese di marzo la motonave «Predore», prima battello di linea in acque interne a propulsione «ibrida» (è alimentata anche da batterie elettriche), solcherà le acque dell’Alto Sebino per le prove tecniche di navigazione. Poi saranno ultimati allestimenti e finiture nel cantiere di Costa Volpino, quindi il collaudo. L’entrata in servizio? «Mi auguro di riuscire a vararla per Ferragosto», dice il direttore della Navigazione lago d’Iseo, Emiliano Zampoleri LA NUOVA NAVE è un prototipo. Porta 149 passeggeri, è lunga 29,50 metri e larga 6,40. Raggiunge la velocità di 12,5 nodi, pari a 23,5 km l’ora. Il sistema propulsivo, con alimentazione diesel-elettrica o solo elettrica, fornito dalla Siemens, è in grado di ridurre al minimo inquinamento e rumorosità. LE BATTERIE sono di potenza totale pari a 84,8 kwh, di cui il 30% non impiegabile per trazione in quanto dedicato ai servizi essenziali. Nel caso del tipico servizio di linea tra Iseo e Montisola, si stima che le tratte in navigazione a velocità ridotta attorno a Montisola possano essere coperte in puro elettrico, mentre i trasferimenti tra Iseo e Montisola si effettuino con generatore acceso anche in modalità ricarica batterie. Ma la «Predore» è predisposta per un futuro raddoppio del parco batterie per l’autonomia in solo elettrico. QUALCHE RITARDO invece si registra nella costruzione di una seconda motonave, la «Sale Marasino», a trazione tradizionale. L’importo erogato dalla Regione per realizzare entrambe queste navi è stato di 4 milioni e 100 mila euro. Quanto ai 7,1 milioni di euro che dovrebbero finanziare l’ammodernamento della flotta sebina programmato per il 2019-2021, la Regione ha già stanziato la sua quota, 2,7 milioni, mentre si è in attesa che il ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti metta il resto, 4,4 milioni. Il piano di investimenti 2019-2021 prevede l’acquisto di ulteriori due navi, una sul modello della «Predore», l’altra della «Sale Marasino», a propulsione diesel. A questo è da aggiungere il refitting della motonave «Iseo», classe 1910, destinata a tornare in servizio di linea. Andranno inoltre in cantiere, per le manutenzioni periodiche, le motonavi Marone, Costa Volpino, Lovere, Sebino, Monte Isola e «La Naf». •

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