Escalation preoccupante per gli incendi boschivi

Uno dei numerosi incendi divampati nei boschi di Botticino
Uno dei numerosi incendi divampati nei boschi di Botticino
Uno dei numerosi incendi divampati nei boschi di Botticino
Uno dei numerosi incendi divampati nei boschi di Botticino

Devastante l'effetto degli incendi che hanno colpito nel 2022 il territorio di Botticino. Dietro ai roghi è spuntata l’ombra di un piromane seriale. Il primo rogo si era verificato il primo febbraio a San Gallo, in località Dos del Barba: 2,5 ettari di bosco erano stati inceneriti. Il giorno dopo, sempre a San Gallo, sono andati in fumo 500 metri quadrati in zona San Vito. Terzo incendio il 12 febbraio, sempre a San Vito: stavolta l'incendio è stato devastante, e ha cancellato 6 ettari di vegetazione. Passano solo 24 ore e nella zona Casì de Stely se ne vanno altri 50 metri quadrati. Va peggio il 14 febbraio: in località Lassa bruciano 500 metri quadrati di superficie boscata. La «tregua» dura solo un mese: il 12 marzo a San Gallo, vicino alla cava di marmo, bruciano 150 metri quadrati, mentre il 25 marzo nella zona Trinità, vicino alla Scuola di restauro, alle 7.20 del mattino viene innescato un incendio che brucia 5 ettari di bosco. Risale invece all'estate, il 25 luglio, l'ultimo rogo in località Ghiacciarola, con 3 mila metri quadrati bruciati. Botticino – che ha un'estensione complessiva di superfici agricole e forestali di 1.392 ettari, in maggior parte boschi di latifoglie, è considerata nel Piano Aib di Regione Lombardia nella classe di rischio «alta». La pericolosità sismica è invece bassa: l'ultimo terremoto di cui si è avvertita distintamente la scossa è stato quello del Garda occidentale nel 2004. Ma dall'anno mille fino al 2020 è provato che Botticino non ha mai «preso la scossa». C.Reb.

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